Emofilia: grande riconoscimento per la ricerca italiana. Sono ben tre, infatti, i medici Italiani premiati al Bayer Hemophilia Awards Program (BHAP), il programma che sostiene progetti di ricerca clinica e di base, oltre ad iniziative educazionali in emofilia in tutto il mondo. Con il BHAP, lanciato nel 2002, Bayer ha assegnato oltre 300 premi a medici e operatori sanitari di 33 Paesi, per un totale di 36 milioni di dollari e ha contribuito a più di 400 pubblicazioni, presentazioni di poster e altre comunicazioni scientifiche da parte dei premiati. Già fissate le date per partecipare all’edizione 2020-2021: il 30 novembre è la scadenza per l’invio della lettera di intenti, fine febbraio 2021 quella per l’invio della "full proposal" (per maggiori informazioni visitare il sito http://www. bayer-hemophilia-awards. com). In Italia, nel corso degli anni, sono stati assegnati 35 premi nelle differenti categorie. "Il Bayer Hemophilia Awards Program – dichiara Simona Gatti – Responsabile Medical Affairs Specialty di Bayer in Italia – è motivo di orgoglio per la nostra azienda, da sempre impegnata nel sostegno alla ricerca scientifica per lo studio di opzioni di trattamento in grado di limitare in maniera efficace i disturbi emorragici dei pazienti con emofilia". "Siamo molto contenti – prosegue – che questi riconoscimenti siano stati assegnati a tre ricercatori italiani, a dimostrazione dell’eccellenza del nostro Paese e del grande impegno a migliorare la qualità di vita delle persone che convivono con questa patologia rara del sangue". A conferma del costante impegno nei confronti della comunità emofilica, Bayer ha sostenuto, anche quest’anno, FedEmo (Federazione delle Associazioni Emofilici) in occasione della XVI Giornata Mondiale dell’Emofilia che si è celebrata lo scorso 17 settembre. Cro-Mpd 250203 set 20 I premiati sono Pasquale Agosti e Roberta Gualtierotti, medici specialisti della U.O.C. Medicina Generale – Emostasi e Trombosi presso la Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Mirko Pinotti, Professore Associato del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, vincitori nelle seguenti categorie e rispettivi lavori: Fellowship Project Award assegnato a Pasquale Agosti con il progetto Minimum baseline FVIII levels required to prevent bleeding episodes: A study in mild haemophilia. Clinical Research Award assegnato a Roberta Gualtierotti con il progetto Detection of novel biomarkers for hemophilic arthropathy via transcriptome analysis. Basic Research Award assegnato a Mirko Pinotti con il progetto Base Editing of DNA as a New Therapeutic Option for Haemophilia A.

I progetti di ricerca, scelti tra i 29 ricevuti quest’anno da ben 10 Paesi, sono stati selezionati per la loro rilevanza scientifica da dieci esperti provenienti da India, Stati Uniti, Paesi Bassi, Finlandia, Canada, Germania, Giappone e Italia. Con il BHAP, lanciato nel 2002, Bayer ha assegnato oltre 300 premi a medici e operatori sanitari di 33 Paesi, per un totale di 36 milioni di dollari e ha contribuito a più di 400 pubblicazioni, presentazioni di poster e altre comunicazioni scientifiche da parte dei premiati. Già fissate le date per partecipare all’edizione 2020-2021: il 30 novembre è la scadenza per l’invio della lettera di intenti, fine febbraio 2021 quella per l’invio della "full proposal" (per maggiori informazioni visitare il sito http://www. bayer-hemophilia-awards. com). In Italia, nel corso degli anni, sono stati assegnati 35 premi nelle differenti categorie. "Il Bayer Hemophilia Awards Program – dichiara Simona Gatti – Responsabile Medical Affairs Specialty di Bayer in Italia – è motivo di orgoglio per la nostra azienda, da sempre impegnata nel sostegno alla ricerca scientifica per lo studio di opzioni di trattamento in grado di limitare in maniera efficace i disturbi emorragici dei pazienti con emofilia". "Siamo molto contenti – prosegue – che questi riconoscimenti siano stati assegnati a tre ricercatori italiani, a dimostrazione dell’eccellenza del nostro Paese e del grande impegno a migliorare la qualità di vita delle persone che convivono con questa patologia rara del sangue". A conferma del costante impegno nei confronti della comunità emofilica, Bayer ha sostenuto, anche quest’anno, FedEmo (Federazione delle Associazioni Emofilici) in occasione della XVI Giornata Mondiale dell’Emofilia che si è celebrata lo scorso 17 settembre.