La partita che l’Italia di Mancini dovrà affrontare con la Moldova non è un'amichevole qualunque, al di là della debolezza dell'avversaria, numero 175 della classifica Fifa: l'Italia è attualmente la settima europea del ranking Fifa e come tale entrerebbe tra le 10 teste di serie del sorteggio di dicembre per le qualificazioni al Mondiale 2022: "Quella del ranking è una situazione importante. Non possiamo permetterci errori in una partita così, non possiamo compromettere tutto, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto. Vogliamo rimanere ancora almeno in questa posizione. Prima del sorteggio di dicembre non possiamo permetterci passi falsi. Poi è anche una questione di mentalità: dobbiamo continuare sulla stessa strada, anche cambiando i giocatori. Mi piace che si migliori anche in partite in cui non ci sono punti in palio".

Gli azzurri arrivano a questa pausa delle Nazionali dopo aver conquistato una vittoria importantissima nell’ultimo match. Lo 0-1 con cui gli Azzurri si sono imposti sull’Olanda gli ha permesso di risollevare il morale dei propri tifosi, oltre che a conquistare la vetta del raggruppamento. Mancini e i suoi in questa pausa dovranno disputare ben tre gare, per cui l’obiettivo in questa sarà quello di provare le riserve e qualche sorpresa. I padroni di casa partono, ovviamente, con i favori del pronostico, e vorranno cercare di rispettarli in modo da presentarsi alla sfide più probanti con il morale alto.

Nella formazione titolare ci saranno tante novità, a cominciare da Caputo, centravanti al debutto a 33 anni, che porterebbe a tre, con Locatelli e Berardi, il numero dei giocatori del Sassuolo: "Caputo ha chance, se è qui. E poi porta la birra", ha scherzato il ct, alludendo al fatto che l'attaccante sia appunto produttore di birra: "E' possibile che ci siano anche gli altri due del Sassuolo. La Moldova si chiuderà e sarà un po' come con la Bosnia, dovremo essere bravi a non avere fretta e a cercare gli spazi giusti".

Non si può, tuttavia, parlare di una squadra sperimentale, anche se i veri titolari (gli juventini Bonucci e Chiellini dovrebbero arrivare in ritiro oggi) torneranno nella formazione delle partite di Nations League con Polonia (l'11 ottobre a Danzica) e Olanda (il 14 a Bergamo): "Sarà una squadra un po' diversa dalle ultime volte, servirà per vedere anche ragazzi che hanno giocato un po' meno. Ma non credo che avremo problemi di affiatamento o di scarsa conoscenza, sono tutti giocatori da tempo nel giro". Prima della partita ci sarà un minuto di raccoglimento per Fino Fini, già medico della Nazionale e creatore del museo di Coverciano: "La prima volta che lo vidi fu nel '78, la prima volta che arrivai al centro tecnico. Fini era Coverciano, ha fatto tantissimi anni di storia del calcio italiano".

Caputo esordirà da attaccante attempato, ma non per questo pensa di non avere possibilità, nella corsa ai 23 posti per l'Europeo del prossimo giugno: "La seconda convocazione è una conferma e per me è davvero importante. Un gol con la Moldova? Non è da sottovalutare, è una squadra molto fisica, servirà tantissima pazienza. Io so benissimo di avere davanti a me Immobile e Belotti, che sono qui da più tempo. Immobile è addirittura Scarpa d'oro. Ma io sono qui per giocarmi le mie carte fino alla fine". La suggestione di Schillaci e delle sue notti magiche del '90 è un paragone che fa sorridere Caputo: "È una cosa molto simpatica, ma appartiene al passato. Io per ora mi godo ogni attimo, il resto lo vedremo col tempo".

Ecco la probabile formazione: Sirigu; Lazzari, Mancini, Acerbi, Biraghi; Locatelli, Cristante, Bonaventura; Berardi, Caputo, El Sharaawy. Sul mercato appena chiuso, Mancini ha detto: "Speravo che Emerson Palmieri potesse arrivare in Italia, in una squadra che lo facesse giocare con regolarità. Florenzi l’ha trovata. Chiesa è approdato in un club da Champions, ma per noi è importante ora come lo era alla Fiorentina. Ha ancora ampi margini di miglioramento. Balotelli senza squadra? Ci mette molto del suo per non trovarla…".