Trump: influenza uccide più di Covid. Il presidente Usa ha messo questa sua convinzione, anzi certezza, anzi comunicazione al paese al mondo, su ogni social disponibile. Non è falso, è strafalso, è dieci volte falso. Ma quanti negli Usa e nel mondo leggendo quel che dice Trump sulla letalità dell’influenza hanno creduto, pensato di riconoscere una verità familiare nel falso in atto pubblico di Trump? La risposta è: non tanti, tantissimi!

INFLUENZA IN USA: 178.000 MORTI IN 5 ANNI. COVID: 210.000 IN 8 MESI

Influenza in Usa, il bilancio delle vittime, dei morti di influenza dice 178mila. In cinque anni. Circa 35mila morti l’anno causate più o meno direttamente da sindrome influenzale grave e dalle sue conseguenze. Otto mesi circa di Covid negli Usa hanno causato finora sette milioni e mezzo di contagi e 210mila decessi. Morti che al compimento dei 12 mesi di Covid in Usa presumibilmente saranno tra i 250mila e i 300mila, se Covid sarà clemente in autunno-inverno. Altrimenti anche di più. Ad oggi, a tre quarti d’anno, del primo anno di Covid, Covid ha ucciso sette volte di più di quanto non faccia in un anno l’influenza, ogni tipo di influenza. E non sono cifre nascoste, manipolate, opinabili. Stanno lì, le conosce chiunque voglia conoscerle, Trump compreso. Quando il primo anni di Covid in Usa sarà compiuto (marzo 2021) a questo ritmo i morti da Covid saranno circa 300mila, cioè circa nove, dieci volte di più di ogni influenza conosciuta e manifestatasi.

NE AMMAZZA DI PIU’ L’INFLUENZA, FRASE FAMILIARE

Ma lo strafalso dato fornito dal presidente Usa non suona come moneta falsa, suona anzi familiare. Quante volte in questi mesi qualcuno ha pronunciato la stessa frase, quanto volte è stato detto e ascoltato: ne ammazza di più l’influenza? Milioni, decine, centinaia di milioni di volte. Per questo Trump la ripete e ripropone, che sia o meno cosciente della falsità della frase in fondo non importa. Trump si mette (o per natura o per calcolo) in risonanza con la "verità" più comoda e semplice. Tanto comoda e semplice da essere assolutamente falsa. Ma è una falsità che i numeri del vero non potranno scalfire. Perché di queste bugie per nulla pietose anzi molto perniciose c’è richiesta, mercato, bisogno. Ne ammazza più l’influenza del Covid è strafalso ma serve a negare una realtà dura, complicata e a scaricare l’ansia (anche un po’ a sedare l’istinto di sopravvivenza), a esentarsi da responsabilità private e pubbliche, a trovare alibi di ogni tipo per la propria incapacità all’obbedienza civile.

Trump dice cose strafalse ma non è certo il solo a poterlo fare, per mettere in giro cose strafalse non ci vuole il potere del capo della Casa Bianca. Si fa, si può fare con molto meno, è alla portata di tutti. Su tutto il perimetro della comunicazione informazione vige infatti e vien rispettata una sostanziale par condicio tra medicina e no mask, tra medici e nomaskismo. Giornali e tg e radio anzi trattano la contrapposizione come fosse governo e opposizione. Il format adottato è quello: mascherina sì anti contagio è governo, no mask è opposizione. Per par condicio si dà la parola ad entrambi, magari contemporaneamente. Peccato non sia democrazia, peccato sia abdicazione dal senso stesso dell’informazione. Peccato sia sostanziale viltà nei confronti di una parte di…pubblico (?). L’incapacità di governo, istituzioni, coscienza e consapevolezza collettive di imporre il valore della obbedienza civile si manifesta alla grande nel circuito (circo?) dell’informazione che ospita anche quelli della "dittatura sanitaria…sottomissione…schiavitù". Coronavirus si compiace di questo aiutino-aiutone che gli viene dalla par condicio medici-no mask.

Lucio Fero