Ragazzi scomparsi ritrovati col calciomercato. Dove e come? Un piccolo utile colpo di genio all’italiana, a riprova che di questo e altro siamo capaci quando ci mettiamo il cuore e il pensiero. Dalla scorsa estate, sui social media, la Roma, sissignori quella vera, la società calcistica, presenta i nuovi acquisti con un video che li collega ad alcuni ragazzi scomparsi. Una sorta di "Chi l’ha visto" privato, esclusivo, personalizzato al massimo.

Sette ragazzi scomparsi sono stati comunque ritrovati. L’ultimo caso è quella di una diciassettenne romana legata al filmato di presentazione del calciatore inglese Chris Smalling, riacquistato dalla Roma a pochi muniti dalla chiusura della sessione estiva del calciomercato. In occasione della giornata mondiale dei Bambini Scomparsi, il 25 maggio, più di duecento club di sessantuno Nazioni si sono impegnati nel supporto dell’iniziativa di Football Cares, con oltre 100 milioni in contanti. Dietro l’iniziativa c’è il progetto di Paul Rogers, Chief Strategy Officer del club. E il calciomercato, per la seconda volta, è stato il palcoscenico dell’iniziativa Mession Kids di Roma Cares. La onlus solidale che opera nel settore dello sport, della beneficenza, dell’assistenza sociale, dell’istruzione e della promozione della cultura e dell’arte. Un nobile istituzione, tout court. In principio funzionavano i cartoni del latte.

Poi il video della MTV della rockband Soul Asylum. Sui social, ora, si sono moltiplicati. L’iniziativa della Roma sparge una luce nuova sul calcio spesso bersaglio di critiche anche feroci per la disumanità e la superficialità del suo incedere. Questa è un’immagine diversa, laddove è identico l’obiettivo: ritrovare i ragazzi scomparsi e restituirli alle loro famiglie. La vivezza del ricordo viene mantenuta attraverso la pubblicazione di fotografie e nomi. L’ultimo risultato, felice come un gol, è stato il ritrovamento di una ragazza italiana, la diciassettenne di cui sopra, scomparsa dal sette agosto. Inserita nel video che annunciava appunto il ritorno alla Roma di Chris Smalling.

Come quello degli atri nuovi arrivati – Kumbulla, Pedro, Borja Mayoral – i viedo hanno avuto due milioni di visualizzazioni, tra Twitter, Instagram, Facebook. Le generalità della ragazza non possono essere più mostrate per motivi di privacy e sicurezza. Ma questo è il settimo ritrovamento tra i minori scomparsi inclusi nella campagna lanciata dalla Roma nel 2019. La Roma stessa ha funzionato da apripista per un’iniziativa a più largo raggio in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi. In quella occasione, duecento club e sessantuno nazioni in sei continenti si sono impegnati a supportare l’iniziativa di Football Cares con il sostegno dell’Associazione dei club europei, presieduta da Andrea Agnelli e dalla Fifa. Il tutto attraverso segnalazioni sugli account Twitter.

Decine di bambini separati dalle rispettive famiglie hanno goduto di visibilità. Messo da parte per un giorno tutte le rivalità. Real Madrid e Barcellona, Roma e Lazio, Manchester United e Liverpool, Flamengo e Corinthians, Galatasaray e Fenerbahce: la comunità del calcio suo social è stata grandiosa, incredibile. Raggiunti oltre cento milioni di persone. Regista dell’iniziativa il Chief Strategy Officer del club, Paul Rogers. Utilizzata la natura virale degli annunci di calciomercato sui social per accrescere e focalizzare l’attenzione sui bambini scomparsi. Il calcio ha enorme presa e seguito social. Gli annunci sono particolarmente seguiti durante la presentazione dei nuovi acquisti. Spiega Paul Rogers: "Invece dell’autopromozione abbiamo utilizzato questi spazi per aiutare a ritrovare i minori scomparsi".

Hanno collaborato esperti del settore come Telefono Azzurro per l’Italia e altre importanti associazioni internazionale per la tutela dei minori. Missing People, Netflix, Tik Tok, Kanye West. "Rispetto al mondo del calcio in cui operiamo abitualmente". Grande difensore, esperto in salvataggi sul campo, Smalling tale si è confermato anche con Missin Kids. Al filmato dell’estate 2109, quando arrivò alla Roma in prestito dal Manchester United, è legato un altro ritrovamento. "Ogni giocatore apparso in un nostro video – sottolinea Paul Rogers – ha compreso e abbracciato il concetto".

Ma se dovesse scegliere due calciatori simbolo che sono andati oltre la semplice comparsa sul video, il Chief Strategy Officer indicherebbe Smalling e Henrikh Mkhitarian. "Hanno regalato il loro tempo per pubblicizzare fortemente la campagna". Chris Smalling, riferiscono, si è emozionato in maniera incredibile per quello che è successo. E lo è stato anche la madre. Mai avevano visto niente di simile. L’aver avuto un piccolo ma significativo ruolo nell’aiuto a un minore e a ritrovarlo ha toccato Smalling nel profondo. Innanzitutto come padre.

Franco Esposito