Grande attesa a Palazzo Chigi per la conferenza stampa di Giuseppe Conte. Il premier, come se stesse presentando le qualità di un materasso di ultima generazione, snocciola le principali novità contenute nel Dpcm appena firmato dopo un lungo confronto con i ministri.

"L'obiettivo è scongiurare un nuovo lockdown, non possiamo permettercelo. Anche se il terzo trimestre segnala dati incoraggianti per l’Italia". Spazio alle misure, dunque. Più potere ai sindaci: "Potranno chiudere vie e piazze dopo le 21".

Meno ai ristoratori: "I locali potranno stare aperti dalle 5 alle 24 se il consumo avviene ai tavoli, altrimenti ci sono varie limitazioni”. Orari ridotti per sale scommesse e bingo, mentre la scuola continuerà in presenza "ma con modalità flessibili per le secondarie di secondo grado e le università".

Vietate sagre, fiere, congressi non strettamente necessari. Vietato anche lo sport non agonistico, afferente alle varie federazioni. Su palestre e piscini valutazioni in corso: "Decideremo tra una settimana, magari adeguando i protocolli".

Bocciato ancora una volta il Mes: “Non è panacea, il vantaggio è molto contenuto. Il Mes è prestito, va a incrementare debito pubblico: se lo prendiamo ci saranno tasse o tagli di spesa”.

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