CONTE: "SALVIAMO IL NATALE"... Salvare il Natale, o almeno provarci. È questo l'obiettivo del governo che ha varato un nuovo Dpcm come ultimo tentativo prima di chiudere tutto. "Non possiamo restare indifferenti dinanzi ai numeri che indicano un aumento dei contagi – ha detto un Conte provato nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla firma notturno del provvedimento che entrerà in vigore da oggi e durerà fino al 24 novembre. - Lo stress sul sistema sanitario ha raggiunto livelli preoccupanti, per cui dobbiamo fare il possibile per tutelare salute ed economia". Una stretta necessaria. Ma non totale, come lo scorso marzo. "Perché un nuovo lockdown generalizzato – sottolinea il premier – va scongiurato". È stato chiaro, il presidente del Consiglio: "Il Paese non può permetterselo". In soldoni: interventi a pioggia sono insostenibili. Scongiurato anche il coprifuoco, "parola che non amiamo". Coprifuoco no, ma raccomandazioni sì. E anche tante, ai cittadini. "Invitiamo a muoversi soltanto per lavoro, salute, studio, necessità - ha aggiunto Conte -. E a non accogliere in casa persone che non fanno parte del nucleo familiare". Quindi un passaggio chiave, quello degli aiuti. "Lo sappiamo: stiamo chiedendo altri sacrifici a varie categorie. Non mi piace fare promesse, piuttosto prendo un impegno: sono già pronti gli indennizzi a beneficio di chi sarà penalizzato dal nuovo decreto (su tutti, ristoranti, bar e locali)".

...CON I CONTRIBUTI VELOCI... I versamenti saranno effettuati sui conti correnti, mediante un bonifico dell'Agenzia delle Entrate. Il premier è poi entrato nello specifico aggiungendo che "sono in arrivo nuovi contributi a fondo perduto e ci sarà un credito d'imposta che riguarda gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Inoltre sarà sospesa la seconda rata dell'Imu". Confermata la cassa integrazione, un'ulteriore mensilità del reddito di emergenza e anche misure di sostegno alla filiera agroalimentare. "Se rispetteremo tutti le nuove regole, allora riusciremo a tenere sotto controllo la curva epidemiologica e a vivere un Natale più sereno. A dicembre dovrebbero arrivare le prime dosi di vaccino, che saranno somministrate alle categorie più fragili ed esposte ai pericoli. L'Italia è un grande Paese – ha chiosato il numero uno dell'esecutivo -. Lo abbiamo già dimostrato in primavera: ce l'abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso".

...MA CONFINDUSTRIA NON CI STA "Non sono d'accordo con il presidente del Consiglio - che diceva 'dobbiamo salvare il Natale'", sbotta Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. "Credo che non sia di primaria importanza, quanto più scuola, futuro dei giovani, lavoro e sviluppo sono temi che dovrebbero stare più a cuore".