di Alessandro Camilli

E, se si esce, in Zona Rossa, lo si fa per comprovate…allora nome e cognome , generalità e tipologia della comprovata necessità ed esigenza va scritta sul modulo di autocertificazione. Chiaro e preciso per chi vuol capire. Oscuro e da interpretare per chi cerca il cavillo come fosse un tartufo. Oscuro e confuso per chi di capire davvero non ha nessuna voglia.

PARRUCCHIERE E BARBIERE ANDARE SI PUÓ - Detto che chi cerca il cavillo, chi finge di non capire, chi si sente astuto a non capire tutti insieme fanno quotidiana pernacchia non al governo ma ieri ad esempio a 450 morti, detto e ripetuto che il gioco, la caccia al presunto tesoro della presunta irragionevolezza e impraticabilità delle misure anti contagio è gioco facile quanto sciocco, dove si festeggia come vittoria aver trovato il modo per far danno a se stesso e al prossimo…

Detto tutto questo, accadono cose strane e un po’ incongrue. Non è colpa di nessuno in particolare. Forse della fretta, forse della sostanziale inconciliabilità con la protezione di una categoria di lavoratori e imprese e la logica, non quella formale ma sostanziale.

Promossa di fatto la barba, promosso di fatto il taglio di capelli, promossa di fatto la messa in piega a “comprovate esigenze e necessità” (questione opinabile ma la si dia per buona) resta una mini vertigine nella pratica applicazione della scelta.

ZONA ROSSA: SUL MODULO CI SCRIVO SHAMPOO? - Nelle Zone Rosse parrucchieri e barbieri restano aperti. Quindi ci si può andare (anche se al loro interno restano chiusi i servizi definiti di estetica9. Ma ovviamente per andarci bisogna uscire di casa, quella roba che solo per “comprovate esigenze e necessità…”. E, se si esce di casa, modulo di autocertificazione. Allora una domanda: sul modulo si può scrivere: shampoo?