L'articolo 195 dell'ultima bozza della Manovra parla chiarissimo: deputati e senatori potrebbero (usiamo il condizionale) presto disporre di un tesoretto da spendere nel miglior modo possibile. Il testo parla chiaro: "Il Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n.190, è incrementato di 800 milioni di euro per l’anno 2021 e 400 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022".

Un fondo ingente - I capigruppo della maggioranza hanno sollevato il problema nel corso di un vertice con Giuseppe Conte. Anche perché, tra dpcm o decreti firmati direttamente dai ministri, deputati e senatori sono finiti ai margini del meccanismo politico. Altro che centralità del Parlamento: molto spesso i parlamentari sono chiamati a ratificare provvedimenti che neppure conoscono.

Come ha sottolineato il quotidiano Il Tempo, il premier Conte ha dunque pensato bene di "ricompensare" i suddetti parlamentari con un fondo alquanto ingente che, calcolatrice alla mano, equivale alla 

metà dell'intero costo annuale di Camera e Senato. Detto altrimenti, gli onorevoli potranno finanziare le proprie iniziative senza vedersele bloccare dalla ragioneria dello Stato a causa della mancanza delle coperture necessarie per attuarle.

Non manca chi ha soprannominato questo fondo un "fondo markette", dal momento che i parlamentari saranno in grado di realizzare i provvedimenti richiesti dalle singole categorie che li supportano, o perfino dai cittadini del collegio di appartenenza.

Le altre spese - La manovra si arricchisce poi di altre voci, tra cui 4 miliardi per sostenere le attività colpite dall'emergenza Covid, fondi per il sistema sanitario, oltre 5miliardi per la cig e 3 miliardi per l'assegno unico familiare. Ricordiamo che il testo è stato approvato salvo intese dal Cdm dello scorso 17 ottobre. Lunedì è previsto un incontro tra Conte e le parti sociale per discutere i temi principali.

Insomma, in mezzo alle varie emergenze riguardanti i cittadini la bozza ha accolto anche un articolo per istituire un bel fondo dedicato ai parlamentari. Tra l'altro, come detto, la somma a disposizione di onorevoli e deputati è abbastanza consistente. E chissà che non fosse possibile impiegarla in modo migliore.

di Federico Giuliani