Da destinazione turistica a luogo ideale per vivere e stabilirsi definitivamente. Ogni estate migliaia di argentini attraversano il Rio della Plata per venire a fare le vacanze in Uruguay ma quest'anno sarà diverso per via della chiusura delle frontiere dovuta alla minaccia del coronavirus. Eppure tra pandemia, instabilità e crisi economica sono sempre di più gli argentini che scelgono di trasferirsi in Uruguay con numeri che sono letteralmente esplosi negli ultimi mesi.

Secondo i dati diffusi alla stampa dalla diplomazia uruguaiana in Argentina ogni settimana vengono avviati circa un centinaio di pratiche. Altre fonti stimano la cifra in un numero molto più alto intorno ai 20mila come indicano le informazioni pubblicate da The Guardian e The Economist che recentemente si sono occupati dell'argomento.

Ma ancor prima dell'arrivo del coronavirus molti argentini di origine italiana hanno scelto di stabilirsi sull'altra sponda del Rio della Plata per poter migliorare le loro condizioni di vita come raccontano le testimonianze raccolte da Gente d'Italia.

È il caso ad esempio di Mario Mattiussi, ex ingegnere e volto noto della comunità italiana, fino a poco tempo fa presidente della sezione uruguaiana dell'Ente Friulano Efasce.

Mario Mattiussi

"Sono arrivato nel 2003 alla ricerca di un posto più tranquillo dove poter vivere da pensionato" dice Mattiussi appena rientrato a Montevideo da Buenos Aires dove torna frequentemente. "Oggi chiaramente si vive una situazione molto diversa, la gente però ha paura di perdere le proprietà

ed è stanca di una classe politica totalmente inefficiente. La pandemia è stata usata per chiudere le persone in casa, sono misure comprensibili per salvaguardare la salute ma allo stesso tempo si deve pensare a sostenere un'economia che va a rotoli. Oggi c'è grande paura negli investimenti, si occupano le terre e il dollaro va alle stelle. Chi può scappa e viene in Uruguay. Tanti vorrebbero farlo ma non possono. Le persone oggi investono in elettrodomestici, whisky e addirittura in carta igienica. Quest'ultimo è un dato estremamente significativo che illustra bene la realtà che sta vivendo questo paese alla deriva. C'è un panorama molto delicato, non so come andrà a finire".

C'è un'immagine che Mattiussi utilizza per descrivere una delle principali virtù che ha trovato in Uruguay. Recentemente gli ex presidenti (ideologicamente opposti) Sanguinetti e Mujica si sono ritirati dalla politica abbracciandosi al termine di una cerimonia al Senato: "Una foto emblematica perché rappresenta la tolleranza e la possibilità di una convivenza pacifica indipendentemente dalla diversità delle idee. Questa è la forza di in una democrazia esemplare. Chi viene da una società dove c'è una forte polarizzazione resta sorpreso".

Una scelta familiare è stata quella di Martin Aguilar, commerciante, a Montevideo dal 2009: "Per noi è stato molto facile decidere di trasferirci perché venivamo qui sempre in vacanza e abbiamo anche la famiglia di mia moglie originaria della provincia di Salerno. Rispetto a Buenos Aires abbiamo trovato tranquillità e qualità della vita, siamo molto simili quindi per noi è abbastanza semplice adattarci".

Martin Aguilar e la famiglia

Anche Aguilar sottolinea la crisi economica come preoccupazione principale che sta vivendo oggi il suo paese: "È vero che l'Argentina è abituata perché ciclicamente subisce crisi e poi si risolleva. Questa volta però sembra diverso, la pandemia sta rendendo tutto ancora più complicato e non si riesce a capire quando potrà finire. Tantissime persone mi chiedono consigli, sognano di andare via fantasticando sull'Uruguay ma poi si accorgono delle difficoltà che ci sono e rinunciano all'idea".

Una delle prime misure adottate dal governo di Luis Lacalle Pou insediatosi nel mese di marzo è stata una riforma per facilitare gli investimenti e la residenza fiscale con la speranza di attrarre gli argentini in fuga e ciò ha provocato un certo fastidio da parte del suo omologo Alberto Fernandez. Aguilar si trova in piena sintonia con la strategia uruguaiana e si augura che i "benefici possano essere sempre di più" perché "gli investimenti argentini consentirebbero, tra le altre cose, di far crescere l'economica locale ed elevare gli standard del mercato".

di Matteo Forciniti