Governo e maggioranza cercano la quadra sulla manovra e i Ristori, provando a "sbollire" i mal di pancia che attanagliano la coalizione strizzando, possibilmente, sempre più l'occhio all'opposizione. Il voto sullo scostamento di bilancio è in programma mercoledì nell'Aula Palazzo Madama e servirà la maggioranza assoluta per il via libera: 161 voti. Motivo per cui nella coalizione giallorossa si guarda con sempre maggiore attenzione all'eventuale "aiutino" che potrebbe venire dagli ambienti del centrodestra. Ovviamente tutti gli occhi sono puntati su Forza Italia dove Silvio Berlusconi non ha mai tirato indietro quella mano tesa, nei giorni scorsi, al governo Conte, che così tanti grattacapi ha creato non solo nel suo stesso partito (nei giorni scorsi tre parlamentari hanno lasciato Fi in segno di dissidenza rispetto alla linea imposta dal Cav trasmigrando armi e bagagli nella Lega) ma anche tra gli stessi alleati (Fdi e Carroccio) che ora gridano all'inciucio. Insomma: il Cavaliere non sembra intenzionato a fare dietrofront e appare sempre più intenzionato a smarcarsi da Salvini e Meloni aprendo, così, una nuova fase per un partito, il suo, ormai in piena emorragia di consensi. E lo fa sapendo che negli ambienti dem aumenta il numero di quanti sarebbero pronti ad accoglierlo a braccia aperte pur di puntellare l'esecutivo. Lui ma non i suoi compagni di viaggio. "Se Forza Italia cerca un compromesso col resto del centrodestra, questo è legittimo, ma non sono state sciolte due contraddizioni, sull'Europa e sul virus, che rendono impossibile la collaborazione con Lega e Fratelli d'Italia" ha detto, in un'intervista a "La Stampa", il vicesegretario del Pd Andrea Orlando. "Persiste in quello schieramento - ha proseguito il numero due del Nazareno - una posizione radicalmente anti-europea ed è difficile la gestione di risorse europee con chi cerca in tutti i modi di dimostrare il fallimento dell'Europa". Inoltre "pezzi della destra continuano ad esprimere sul Covid un semi-negazionismo con toni diversi da quelli di Berlusconi". Per dirla in altre parole: il confronto prosegue, sia pure solo con il partito del Cavaliere. Tutto questo mentre, sotto traccia, si accende la discussione sul rinvio delle scadenze fiscali, in particolare dopo l'appello lanciato da Confcommercio che chiede più risorse per il "Fondo ristori" e moratorie fiscali.