Botta e risposta lungo l'asse Lega-Forza Italia. Per la serie: il gruppo unico piace al Carroccio ma non agli azzurri. O meglio: non a tutti gli azzurri. Ci pensa Matteo Salvini, per primo, a dare fiato alle trombe rilanciando l'idea di una federazione in grado di unire le forze del centrodestra. "Il tentativo del Pd è chiaro da mesi. Vuole scegliersi un pezzo dell'opposizione con cui lavorare. Ma il centrodestra non è a disposizione di nessuno, siamo maggioranza nel Paese e governiamo 14 regioni su 20" spiega il leader del Carroccio in un'intervista pubblicata sulle colonne del Corriere della Sera. Per l'ex ministro degli Interni, "un gruppo unico sarebbe una bella risposta anche a Pd e 5 Stelle e ai loro tentativi di dividerci". Insomma: un appello a fare gioco di squadra, quello del segretario del partito di via Bellerio. Un invito, magari, a rispolverare quella che fu la Casa delle Libertà, che però Antonio Tajani, "numero 2" di Forza Italia, rispedisce prontamente al mittente. "Nel centrodestra siamo forze diverse, ma lavoriamo coesi. Per quanto riguarda il gruppo unico, noi siamo per una collaborazione forte ma con gruppi diversi, mi pare difficile che si possa arrivare al gruppo unico" replica il plenipotenziario del Cav. Di tutt'altro avviso Francesco Giro, senatore di Fi, secondo il quale la proposta di Salvini è stata "meditata a lungo per portare l'intera coalizione ben oltre il 51% e - perché no - per riequilibrarne i rapporti di forza interni, perché Salvini mica gioisce se qualche suo partner di coalizione soffre elettoralmente. Tutt’altro". E intanto nel dibattito politico italiano tiene banco, in queste ore, il varo del Decreto Ristori quater al quale il governo è al lavoro in queste ore: le grane e i nodi da sciogliere, al momento, non mancano. Ad esempio è appena saltato il bonus Cig Natale. E così attorno al "dispositivo", potrebbe formarsi una nuova maggioranza trasversale, un po' sull'esempio di quanto già accaduto ieri, in Parlamento, quando lo scostamento di Bilancio ha incassato anche il voto favorevole dell'opposizione. Toccherà nuovamente ai berlusconiani correre in soccorso dei giallorossi?