di ROBERTO ZANNI

Ha vinto una Coppa America nel 2007, il suo anno più bello: accanto alla competizione per nazioni più antica del mondo infatti anche un Coppa Italia (bissata nel 2008) e la Supercoppa italiana. Doni Marangon, brasiliano di passaporto italiano, radici nel Veneto, alzò la Coppa America nel Venezuela, con la maglia della Roma sotto a quella della Seleçao. Era il portiere della Magica allenata da Luciano Spalletti, la prima esperienza nella capitale del tecnico toscano. Doni, arrivato per fare il secondo a Curci, s'inventò​ invece grande protagonista. Quattro anni da titolare che lo portarono anche a strappare il posto in nazionale a Julio Cesar, al tempo numero 1 dell'Inter. Poi il Liverpool dove gli scoprirono una aritmia cardiaca che gli fece finire la carriera, oltre con tutta probabilità a salvargli la vita. Dall'Inghilterra di nuovo in Brasile dove​ riprovò a tornare in campo col Botafogo di Ribeirao Preto, ma inutilmente, perchè l'idoneità agonistica non gli fu mai ridata. Ma cosa fa un calciatore, una volta finita la carriera? C'è chi allena, chi fa il direttore sportivo, in ogni caso sono tanti quelli che si mantengono dentro al mondo che li ha resi famosi, spesso anche molto ricchi. Doni Marangon, il cui nome completo è Donieber Alexander Marangon nato il 22 ottobre 1979 a Jundai, nello stato di San Paolo, ha invece preso un'altra strada. In un certo senso sta seguendo un po'​ le orme di Jim Pallotta, l'ex proprietario della Roma (arrivato giusto poco dopo l'addio di Doni), quella dei fondi. Beh Mr. Pallotta ha fatto centinaia di milioni di dollari​ con gli hedge funds, Doni ci sta provando. Vive negli Stati Uniti, in Florida, dal 2015 e proprio nello Sunshine​ State ha lanciato i suoi​ fondi d'investimento che promettono un guadagno fino all'8% annuo. Di cosa si tratta? Sono per la precisione due fondi destinati a quegli investitori che hanno intenzione di diversificare il proprio portafoglio finanziario nel mercato immobiliare degli States. I fondi di Doni infatti finanzieranno​ la costruzione di proprietà residenziali destinate alla classe medio-bassa. Per poter far parte del progetto finanziario, è richiesto un investimento minimo di 10.000 dollari. Una operazione gestita da Yellow Fi, finanziaria che ha la propria​ sede a Miami. "Il fulcro dei nostri progetti - ha spiegato Doni - sono le case per residenti o investitori che acquistano immobili per poi poterli affittare. In Florida c'è una crescente domanda per alloggi, per pensionati e altre classi, dovuta al clima che guida l'economia e il mercato del lavoro nel suo complesso, nel commercio e nei servizi". Ma come è arrivato Doni a entrare nel mercato degli immobili e in quello finanziario? Suocero proprietario di immobili nello stato di San Paolo, l'ex portiere della Roma ha cominciato ad investire nel settore già quando giocava a calcio. Una attività che una volta smesso con il pallone, ha allargato ad altri campi: così ha lanciato un parco a tema in Brasile il 'Parque dos Dinossauros', poi un progetto sul litorale paulista Minha Casa Minha Vida con l'aggiunta, per non dimenticare completamente il calcio, di scuole per giovani giocatori con i marchi della sua Roma ma anche del Milan. "Sì - ha ammesso - una volta chiuso con il Liverpool in seguito all'aritmia ho dedicato sempre più tempo a questa attività. Ho cominciato in Brasile, poi dal 2015 con il trasferimento negli USA mi sono concentrato sui progetti americani". Doni a Orlando guida la D32 Invest, la sua società che ha anche ex colleghi che hanno deciso di investire: da Diego Alves, portiere del Flamengo a Lucas Leiva che gioca invece per la Lazio fino a Fabio Luciano un ex come lui. Negli ultimi 5 anni D32 ha contribuito alla incorporazione o costruzione di 1.500 unità immobiliari e in questi progetti gli investitori​ hanno contribuito direttamente con denaro all'azienda. Ora, con i fondi, uno destinati ai residenti negli USA l'altro per stranieri, si finanzierà la costruzione di immobili con contratti da 18 a 24 mesi, l'impresa di costruzione paga il finanziamento, gli investitori ricevono il reddito, tasso annuale dal 5% all'8%, scontando la commissione del 2%. Con il marchio di Doni Marangon.