La serie A rischia di rimanere al verde. Il Covid-19, infatti, ha letteralmente bruciato 370 milioni di euro. Il motivo? Gli stadi chiusi al pubblico. I cari vecchi incassi da botteghino, voce ormai divenuta marginale nei bilanci dei grandi club, si sono infatti volatilizzati da febbraio.

E, come diceva Totò, è la somma che fa il totale. Perché se si sommano 15-20 milioni di euro a club (una piccolezza rispetto ai ricavi enormemente superiori derivanti dai diritti tv) si arriva - appunto - alla cifra di 370 milioni.

Chi soffre di più? Paradossalmente, le grandi rispetto alle piccole, visto che le prime possono, anzi potevano, contare su un bacino d'utenza - e di paganti - più ampio. Con i soldi degli incassi delle partite e degli abbonamenti le big pagavano gli stipendi ai propri campioni, oggi devono attingere alle riserve e i debiti si accumulano.

Sono Inter, Juventus, Milan, Roma, Lazio e Napoli, dunque, a pagare il prezzo più alto alla crisi. Il club di De Laurentiis (17 milioni) in maniera meno pesante rispetto alle altre. In rosso pure Fiorentina (15 milioni) e Udinese (11).