È di certo una di quelle notizie che la gente aveva voglia di sentire da marzo, da quando l’Italia e il mondo tutto sono entrati nel dramma chiamato Coronavirus. Entro la fine dell’anno potrebbe partire la campagna vaccinale contro il Covid-19: “Noi siamo pronti per qualsiasi giorno dopo il 29 dicembre, e siamo contenti se sarà più prima che dopo”, le parole di Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza, che in pratica è in attesa che l’Ema dia il suo via libera al vaccino Pfizer (previsto proprio per il 29 dicembre) e a quello di Moderna. Sull’approvvigionamento del necessario per la vaccinazione, la situazione sembra essere sotto controllo: “Ieri sono scaduti i termini del bando per le siringhe per i vaccini. Sono in corso le valutazioni, alcune imprese si sono dette pronte a iniziare le consegne già a dicembre. Abbiamo chiesto 158 milioni di siringhe e ce ne sono state proposte 1,5 miliardi circa, 10 volte di più. Auspichiamo che l’inizio della vaccinazione possa avvenire lo stesso giorno in tutti i Paesi europei, sarebbe un bel giorno. Penso che nessun Paese in Europa inizierà prima di noi”. Poi l’appello al mondo della sanità: “Faremo una call aperta per personale che dovrà aiutarci nella somministrazione dei vaccini. Ci aspettiamo al picco della campagna di vaccinazione di poter utilizzare fino a tremila medici e fino a dodicimila infermieri. In Italia ci sono neolauretati, specializzandi e medici in pensione ancora nelle piene capacità di esercitare il loro lavoro. Faccio un appello a queste categorie: dateci una mano, servirà al Paese. Dobbiamo dare tutti una mano".Fiducioso, sul prossimo futuro, Arcuri, che ha poi aggiunto che la curva dei contagi “si sta congelando. Speriamo davvero che Natale sia l’ultimo sacrificio. Ora e soprattutto nei giorni che verranno - ha aggiunto - in cui attraverseremo le feste a noi più care. Lo dico soprattutto ai più giovani. Capiamo bene cosa vi stiamo chiedendo, ma siamo certi che capirete l’importanza di comportamenti responsabili. Non dobbiamo ripiombare nel buio proprio ora che si intravede qualche filo di luce”.