Se Matteo Renzi "gela" Conte evocando lo spettro della crisi, Matteo Salvini ribadisce invece al premier in carica la disponibilità a dialogare con lui, non solo per quanto concerne la riapertura delle scuole e l'allentamento delle restrizioni in vista di Natale, ma anche per l'utilizzo del Recovery Fund. Lo riferiscono fonti della Lega. Dopo un anno e mezzo di gelo (dopo il defenestramento dell'esecutivo gialloverde), sembra che ieri il leader del Carroccio si sia deciso a telefonare al presidente del Consiglio, per confermare la volontà di collaborazione con il governo sui temi della gestione della pandemia da Covid 19. L'ex titolare del Viminale, a sentire i suoi, avrebbe proposto all'inquilino di Palazzo Chigi, un confronto già nei prossimi giorni, per poi sottolineare: "noi ci siamo", come a voler confermare la linea costruttiva di tutto il centrodestra. "Noi siamo per dare una mano agli italiani sempre e comunque. Accompagnare il Paese a nuove elezioni con un governo serio? Noi ci siamo, se serve per il Paese. Renzi? non lo commento più, penso che in Italia di lui si fidino in tre" ha commentato Salvini. Si tratta però di uno scenario particolare, perché non tutto il centrodestra sembra propenso a seguire la linea di apertura ad un "governo ponte" adottata dal segretario del partito di via Bellerio. Di sicuro è d'accordo Forza Italia, ma non così Fratelli d'Italia la quale conferma di vedere il voto anticipato come unica strada percorribile in caso di crisi. Le "elezioni anticipate restano la via maestra" perché di fronte all'impasse del governo in pandemia è da considerarsi "preferibile una campagna elettorale di due mesi piuttosto che tenere in piedi per altri tre anni un Parlamento che non sa mettersi d'accordo su niente e rischia bloccare l'Italia per altri tre anni", ha ribadito solo ieri l'altro la presidente di FdI, Giorgia Meloni, ospite su Rete 4 a Stasera Italia.