L'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo presenta la mostra "Carbonai di Calabria", del foto-giornalista Antonino Condorelli. La mostra, allestita nei locali dell'Istituto, non è al momento visitabile a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, ma può essere visitata virtualmente cliccando qui.

LA STORIA IMPRESSA NEGLI SCATTI

Serra San Bruno è un paese in provincia di Vibo Valentia, in Calabria, Sud Italia. Qui, e in buona parte dell’area delle Serre vibonesi, sin dai primi anni del ‘900, cupole di legna ricoperte di terra umida si stagliavano alte fino a sei metri a testimonianza di uno dei lavori più duri dell'entroterra italiano: Il carbonaio.

In paese si avverte forte l’odore acre del fuoco che riempie l’aria di atmosfera invernale. Questo è uno di quei posti in Italia dove era forte la tradizione del mestiere del carbonaio. Era un lavoro che si tramandava di padre in figlio e che in passato ha visto diverse decine di famiglie crescere e progredire con gli introiti derivanti da questo mestiere.

Negli anni passati i carbonai lasciavano le loro residenze e si trasferivano nei boschi dalla primavera all’autunno. Intere famiglie si spostavano e si stabilivano tra gli alberi sino a quando c‘era legna da utilizzare per fare il carbone. Uomini, bambini e donne, quest’ultime oltre ad aiutare i mariti nella produzione del carbone, avevano anche il compito di accudire ed educare i figli e, quando necessario, portare a compimento le gravidanze.La vita era dura all’epoca. Tutto era svolto manualmente e il carbone vegetale aveva una valenza importante nell’ambito della ristorazione, per il riscaldamento delle case e per i diversi usi che se ne facevano. Oggi, alcune cose sono cambiate. I carbonai non vanno più dove c'è la legna, ma la ricevono con grossi camion che la scaricano in alcune aree di proprietà del mastro carbonaio e che viene chiamata "Cantiere".

Qui il mastro carbonaio insieme ai suoi aiutanti costruisce quello che in gergo viene chiamato "Scarazzo", una sorta di cupola formata di legna di varie dimensioni, in cui i tronchi più grossi vanno al centro e poi, via via, quelli più piccoli vengono posizionati verso l'esterno. Lo scarazzo è il punto cruciale di tutto il processo. Costruirlo, accudirlo e smontarlo alla fine della "cottura" del legno è un lavoro per persone forti ed esperte.

Il lavoro del carbonaio è un lavoro sporco, faticoso e molto delicato, perché se lo scarazzo non è costruito per bene c'è il rischio che tonnellate di legna vadano perdute, come anche, se non viene curato a modo, c'è il rischio che possa esplodere a causa della forte concentrazione di gas che si accumulano al suo interno.

Le foto esposte mostrano alcune fasi del lavoro del carbonaio che in Calabria, come in molte parti d'Italia sta andando perdendosi a causa della forte industrializzazione del settore. Oggigiorno infatti, i ragazzi non vogliono proseguire le attività dei padri e dei nonni che in passato hanno creato posti di lavoro e benessere per loro e le loro famiglie. Del resto, anche i mastri carbonai, devono oggi fare il doppio lavoro per poter far fronte alle spese della propria famiglia.