Il Consiglio dell’Unione Europa ha deciso ieri di rimuovere l’Uruguay dall’elenco dei paesi autorizzati ad entrare nel suo territorio nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Si tratta comunque di una raccomandazione valida nell’area di libera circolazione dello spazio Schengen che lascia poi la parola finale ai singoli stati.

La misura è stata presa in seguito all’aumento vertiginoso di casi di coronavirus che sta vivendo l’Uruguay: ieri è stato battuto un nuovo record di positivi giornalieri con 547 nuovi casi, attualmente ci sono quasi 4mila positivi, 105 sono invece i decessi in totale. Tra le nuove misure di restrizione adottate dal governo c’è il divieto di ingresso nel territorio nazionale tra il 21 dicembre e il 10 gennaio che inasprisce ancora di più la precedente decisione della chiusura delle frontiere.

Dal mese di luglio l’Uruguay si trovava -unico paese latinoamericano- nella prima lista bianca europea stilata dopo la riapertura delle frontiere. La nuova lista aggiornata oggi comprende: Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud, Thailandia e Cina (quest’ultima in attesa di approvare la misura reciproca).

Questo elenco si basa su criteri epidemiologici che vengono aggiornati ogni due settimane in cui viene esaminata la diffusione del Covid 19 nei paesi terzi che dovrebbe essere simile o migliore a quella europea (un caso nuovo ogni 100mila abitanti), nonché l’andamento dei focolai e la risposta generale alla pandemia.

Nonostante la raccomandazione del Consiglio europeo per gli uruguaiani è ancora possibile entrare in Italia dato che le disposizioni italiane dovrebbe essere aggiornate intorno alla metà di gennaio. L’unica condizione richiesta sono il tampone e la quarantena obbligatoria di 14 giorni all’arrivo. Anche per i cittadini europei -così come altre eccezioni stabilite dai singoli stati- è ancora possibile il ritorno.