Forza Italia fa il pieno di “mancette”. Al termine di una maratona di due giorni a tratti tesi in Commissione Bilancio a Montecitorio, sono come da tradizione centinaia le micro-norme bipartisan finite nel testo della manovra che verrà approvata a tappe forzate dalla Camera per poi essere soltanto “ratificata” dal Senato. All’interno c’è di tutto: un bonus da mille euro per sostituire i sanitari nelle proprie abitazioni, smartphone gratis per i redditi bassi, un credito di imposta per i cuochi professionisti. E poi 100mila euro per un master in medicina termale e tre milioni per le imprese di Albiano. Come ogni anno, la legge di Bilancio si condisce delle cosiddette “mancette”, misure di spesa modesta che servono ai partiti per accontentare questa o quella categoria e rinsaldare così il proprio consenso elettorale. Il grosso delle norme settoriali è naturalmente riconducibile ai partiti della maggioranza che sostiene il Governo Conte. Ma una parte è riservata all’opposizione, e tra queste a saltare all’occhio è la quantità delle proposte passate che portano la firma di parlamentari di Forza Italia.

La maggioranza ha portato a casa una lunga serie di microbonus come i quattro milioni per le celebrazioni degli 800 anni dei presepi, dieci milioni per il sostegno alla filiera dei suini (bipartisan) passando per due milioni per le cargo bike(M5S) e i finanziamenti all’unione cechi e quella sordi. Ma anche l’opposizione, questa volta, ha ottenuto discreti successi. Il leader del centrodestra Matteo Salvini ha festeggiato “i 10 miliardi ottenuti”, come “i tre miliardi” per la decontribuzione a favore di partite Iva e autonomi firmata Garavaglia (e sostenuta da tutti i gruppi), il taglio dell’Iva sul cibo di asporto, l’aumento del bonus mobili tra diecimila a sedicimila euro.

Chi realmente esulta è però Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi da qualche settimana ha dato ampia pubblicità al suo “spirito di collaborazione” col Governo Conte, lanciando segnali importanti come garante di ultima istanza sui numeri in Parlamento nei passaggi più critici, dall’ultimo scostamento di Bilancio alla risoluzione su Mes. La strategia della “convergenza” ufficializzata da Silvio Berlusconi con la sua lettera al Corriere della Sera - dopo l’aiutino ricevuto dal Governo con la norma “Salva-Mediaset” - continua perciò a produrre effetti politici. L’ultimo è nell’intervista del leader di Forza Italia al Messaggero di oggi: “Non credo nei governi tecnici e non vedo un nuovo governo all’orizzonte. Forza Italia per il bene del Paese è a disposizione per lavorare con il governo che c’è, anche se questo governo non ci piace”. In altre parole i forzisti non cavalcheranno l’onda che sta montando contro il Governo per sostituire il premier con l’ex presidente della Bce Mario Draghi. D’altronde, grazie alla collaborazione “abbiamo ottenuto nella legge di bilancio diversi risultati importanti”, ha detto Berlusconi.

In effetti, oltre a diversi interventi che hanno trovato anche il sostegno degli altri gruppi parlamentari, c’è una lista di misure di portata minore che ha ottenuto il via libera della Commissione Bilancio e non hanno seguito il destino di altre scovate e finite al macero.

Spulciando tra le oltre 300 pagine compaiono per esempio cinque milioni per il consorzio universitario Cursa per processi di digitalizzazione delle imprese. Altri 14 milioni sono stati stanziati per riqualificare il porto di Reggio Calabria tra il 2021 e il 2023. Un emendamento a firma Pella stanzia invece un milione e mezzo per organizzare gare ciclistiche, atletiche e automobilistiche. Altri sei milioni sono stati ottenuti da Forza Italia per finanziare progetti di formazione nel diritto penale internazionale nei prossimi tre anni. Quattro milioni vanno poi alla Federazione Italiana Nuoto grazie all’emendamento Versace. E poi: sette milioni per interventi edilizi di manutenzione dei palazzi privati di valore storico e artistico che ospitano conservatori; 15 milioni per i collegi universitari, e altri 15 per istituire il “Fondo tutela vista” che fornirà un bonus da 50 euro per l’acquisto di occhiali e lenti a contatto, riservato ai nuclei con Isee fino a 10 mila euro. E ancora 15 milioni nel prossimo triennio all’Unione industriale biellese per sostenere il comparto tessile. L’emendamento porta la firma di Roberto Pella, biellese doc.

Un emendamento firmato Gelmini e accolto nel testo definitivo prevede lo stanziamento di 1,2 milioni di euro per i dirigenti dell’Area Funzioni Centrali del Ministero dell’Interno. Altri nove milioni saranno invece impiegati per la perequazione degli stipendi dei prefetti a quelli dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Il trattamento economico dei Direttori territoriali della Ragioneria generale di tutti i capoluoghi italiani verrà incrementato poi del 20%, per una spesa di 1,1 milione di euro. Altri 7,6 milioni di euro vengono stanziati da un altro emendamento forzista per corrispondere le indennità di comando al personale dell’Arma dei Carabinieri.

Anche la Lega ha portato a casa qualche micro-misura di spesa, come i 10 milioni per la linea metro M1 di Brescia richiesti dalla deputata Bordonali col sostegno del dem Bazoli, i quattro milioni e mezzo per i XX Giochi del Mediterraneo che si terranno nel 2026. La lombarda Comaroli ha invece spuntato la bellezza di 145 milioni di euro per le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. A secco invece Fratelli d’Italia che è riuscita a far passare pochissimi emendamenti, tra cui uno che prevede 10 milioni per lo stoccaggio privato dei vini Doc, Docg e Igt.