Scompare la "cabina di regia" sul Recovery fund. E Renzi si aggiudica il primo round della "verifica di governo". Tradotto in soldoni: Italia Viva esce dal "faccia a faccia", durato quasi due ore e mezza, con Giuseppe Conte, portando a casa un significativo risultato. "Finalmente il premier ha preso atto che le nostre proposte sono assolutamente positive e la task force nel testo" del Recovery che "ci è stato mandato ieri sera non c'è più" ha spiegato, soddisfatta, la capodelegazione di Iv Teresa Bellanova al termine del vertice di Palazzo Chigi. Al Consiglio dei ministri in cui è stata presentata la prima bozza del Recovery Plan "Conte ha impiegato un'ora e 27 minuti per illustrarci la 'task force'. Dopodiché il ministro Amendola ha parlato mezz'ora dei contenuti" del piano, ha ricordato ancora la ministra dell'Agricoltura. Adesso, però "la questione della governance è scomparsa e finalmente si comincia a discutere di numeri e contenuti" ha proseguito, ancora, l'esponente di Italia Vita. A questo punto, ha aggiunto la Bellanova: il governo "può stare sereno" ma solo "se risolve i problemi". Perché, a chi gli ha chiesto se siano finiti "i pretesti" per far mandare a casa l'esecutivo, la ministra ha obiettato: "E' forse un pretesto dire che, secondo l'Inps, in Italia le assunzioni sono calate del 34%? E' un pretesto dire che servono poderose politiche attive perché se non ci rendiamo conto che, continuando con i bonus e la Cig, quando finirà il blocco di licenziamenti ci ritroveremo assieme a milioni di disoccupati?". E poi, i soldi alla sanità: "se continuano ad esserci 9 miliardi sulla sanità, perché non si riflette sulla possibilità di mettere in campo i 36 miliardi del Mes che hanno anche meno condizionalità del Recovery?" è stata la domanda che si posta la Bellanova. In ogni caso, la delegazione di Italia Viva ha preso qualche giorno di tempo per esaminare la documentazione illustrata nel corso dell'incontro con l'inquilino di palazzo Chigi. Già lunedì, subito dopo la pausa natalizia, i renziani faranno pervenire un loro contributo di sintesi così come le altre forze politiche. Poi, a ruota, partiranno i tavoli di confronto. "Noi abbiamo rappresentato al premier le nostre argomentazioni, adesso aspettiamo che faccia una riflessione per vedere se ci sono le condizioni per andare avanti", ha chiosato la Bellanova, annunciando, in ogni caso, la presenza dei ministri di Iv al consiglio dei ministri di venerdì. L'incontro di questa mattina (annunciato e rinviato due volte), definito "franco e cordiale" da fonti di governo, è stato anche "accompagnato" dalla enews di Matteo Renzi. "Confidiamo che, con buona pace dei fabbricatori di polemiche, il Presidente Conte abbia letto la nostra lettera. Vedremo se vorrà dare delle risposte. La palla adesso è nelle mani del Premier, dipende solo da lui. Le risposte le deve all’Italia, non a Italia Viva" aveva scritto l'ex segretario del Pd rivolgendosi nuovamente al leader del governo proprio mentre, intorno alle 11,25, la delegazione del suo partito entrava a Palazzo Chigi per incontrare il capo dell'esecutivo giallorosso. "Hanno scritto che vogliamo poltrone. Hanno scritto che siamo irresponsabili. Hanno scritto che facciamo tattica. Hanno scritto, ma, come spesso accade, non hanno letto", ha rincarato la dose l'ex "rottamatore" in merito alla lunga lettera inviata al presidente del Consiglio qualche giorno fa, che per qualcuno nascondeva una sorta di ultimatum. Ma "non l'hanno letta", ha sbottato Renzi, altrimenti "avrebbero scoperto che in quelle poche pagine non si parla né di poltrone, né di rimpasti. Si parla di come utilizzare i fondi più ingenti della storia del Paese per farci crescere, per diminuire la disoccupazione, per far rifiorire le aziende, per dare speranze ai nostri ragazzi. E per migliorare la nostra sanità, a partire dal Mes". "Su ciascun punto continuiamo a insistere, a cominciare dal Mes" ha concluso Renzi, scatenando la replica piccata della capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, a sua volta ricevuta dal premier Conte a palazzo Chigi, subito dopo l'incontro con la pattuglia renziana. "Iv rilancia sul Mes? La strumentalità, delle volte, è commovente…" ha commentato la parlamentare di Liberi Uguali. Insomma: quanti si auguravano un'atmosfera più "distesa" a Natale per la compagine di governo, sono rimasti delusi. La situazione resta tesa e le tribolazioni per Conte non sono ancora finite.