A quasi un mese dalla scomparsa, iniziano a filtrare i primi risultati dei test autoptici a cui è stato sottoposto Diego Armando Maradona. A pubblicarli è il quotidiano argentino Olè, secondo cui gli esami hanno escluso l'assunzione, da parte dell'ex Pibe de Oro, di alcol o droga nei giorni precedenti il decesso.

Gli stessi esami, inoltre, hanno confermato come Maradona non stesse assumendo alcun farmaco per tenere sotto controllo la cardiopatia da cui era afflitto. Trovate tracce, invece, di psicofarmaci.

In base all'autopsia, Maradona sarebbe morto in seguito a edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un'insufficienza cardiaca cronica: al momento della morte il cuore di Diego pesava 503 grammi, il doppio di uno normale.

La morte, purtroppo, sarebbe sopraggiunta dopo un'agonia protrattasi tra sei e otto ore. Anche il fegato di Maradona era messo male, con tracce di cirrosi. Sette gli alveoli rotti nei polmoni, mentre nei reni è stata ravvisata una necrosi tubulare acuta.