di ROBERTO ZANNI

Era il 1920, giusto un secolo​ fa. E andò avanti fino al 1933. Negli Stati Uniti in quel periodo era vietata fabbricazione, vendita, importazione, trasporto di alcol. Anni che fecero, se non nascere, sicuramente diventare celebri i gangsters, la cui figura di spicco, popolare, anche oggi, fu senza dubbio Al Capone, l'italo-americano di Brooklyn, ultimo​ di nove figli del barbiere Gabriele Capone e della sarta Teresa Raiola, entrambi originari di Angri, il comune in provincia di Salerno. E la sera del 15 gennaio 1920, ultimo giorno dell'alcol legale, migliaia di persone si riversarono nei negozi per acquistare le ultime bottiglie. Dal giorno dopo fece irruzione il mercato​ nero, nacquero gli Speakeasy, bar clandestini dove si poteva entrare con la parola d'ordine e poi bere tranquillamente... E un secolo dopo negli Stati Uniti, in particolare in alcuni stati guidati dalla California, quel periodo, con tutte le sue accezioni, sembra all'improvviso tornato di grande attualità. "Bentornati al proibizionismo degli anni '20. Al momento stiamo effettuando prenotazioni per il cenone dell'ultimo dell'anno.​ All'interno. Tienilo discreto, ma dillo a tutti i tuoi amici". Questo il messaggio-invito segreto che alcune persone a Los Angeles hanno​ trovato nella borsa appena presa da uno dei ristoranti più conosciuti​ e alla moda 'La Scala' di Beverly​ Hills. Nella contea di Los Angeles, come in tante altre, c'è il divieto del contestatissimo Governatore Gavin Newsom per i ristoranti, non si può mangiare seduti, all'interno o all'esterno non fa differenza, funziona solo l'asporto. E sfruttando questa sola opportunità 'La Scala' ha iniziato il passaparola tra i suoi clienti più affezionati per un 31 dicembre come non ce ne possono essere altri. Immaginatevi l'adrenalina di mangiare​ all'interno di un ristorante, comodamente seduti, quando invece è assolutamente proibito a causa del COVID? Una cena da ricordare per decenni! Però se un secolo fa sicuramente la discrezione era agevolata, oggi non è più così. È bastato un post su Twitter per far scoprire quello che si stava architettando dietro ai fornelli de "La Scala'. Così la voce che doveva rimanere segreta o quasi è diventata di dominio pubblico. "I funzionari della città - ha detto in una email al LA Times Keith Sterling, portavoce di Beverly Hills - hanno già contattato 'La Scala' in merito a questo evento per ricordare alla sua direzione le restrizioni presenti nell'ordine emesso dalla contea. Comprendiamo che questo è un momento incredibilmente difficile per tutte le nostre attività, tuttavia l'ordine della contea attualmente proibisce pranzi all'interno e all'esterno dei ristoranti anche nella città di Beverly Hills". I messaggi eccitati apparsi su Twitter da parte di potenziali commensali, avevano comunque già raccolto commenti negativi e anche anche la polizia di Beverly Hills si era messa in azione e con un altro post si era detta a conoscenza della situazione e che gli agenti stavano gestendo la questione. 'La Scala' ristorante di cucina italiana, famoso per la sua clientela di celebrities e per alcuni piatti​ che non si trovano da nessun'altra parte, al momento non ha rilasciato commenti, nella website c'era solo scritto che il ristorante era chiuso per Natale e Capodanno. La cena segreta, illegale, de 'La Scala' rappresenta però solo l'ultimo, e in ordine di tempo, e nemmeno il più clamoroso, conflitto tra i ristoratori della California e le autorità che hanno deciso di chiudere tutto per la pandemia. Provvedimenti che in questi mesi hanno provocato diverse reazioni, anche di alcune delle 88 contee che avevano minacciato di creare​ propri dipartimenti sanitari al fine di​ riscrivere le regole che stanno guidando la California nella lotta al Coronavirus. Beverly Hills, durante un consiglio comunale all'inizio di​ dicembre, aveva evidenziato l'impatto dannoso delle restrizioni sulle imprese locali, ma anche la mancanza di prove scientifiche che le giustificasse. E andando più indietro, proprio 'La Scala', in settembre con una foto nel proprio account su Instagram si era lamentato con Lester Friedman, sindaco di Beverly Hills: "Ehi... stai facendo del male ai nostri ristoranti!".​