Se Matteo Renzi tuona minacciando venti di crisi, Silvio Berlusconi predica cautela e si dichiara aperto al dialogo con il governo Conte. A patto, però, è lui stesso a precisarlo, che si rispettino alcune condizioni.

PRONTI A DARE CONTRIBUTO
"Siamo pronti a dare il nostro contributo, ma vorremmo che si discutesse del piano vaccinale, in modo chiaro e trasparente, nelle sedi formali opportune. Non possiamo scherzare su questo" spiega il leader di Forza Italia in una lettera a "Il Giornale".

DISCUTERE DI RECOVERY
"Vorremmo - aggiunge ancora l'ex premier - che si discutesse anche seriamente del Recovery Fund, la nostra sola speranza di uscire dalla crisi economica".

NO AL TEATRINO DELLA POLITICA
E poi: "siamo in piena sintonia" con quanto ha detto il presidente della Repubblica Mattarella nel "messaggio di Capodanno. Ci vuole un'unità sostanziale del Paese, al di là dei ruoli di maggioranza e di opposizione al governo Conte, che non sono in discussione, per superare questa tragedia". "Tutti quanti noi - rilancia il Cavaliere - abbiamo guardato con emozione le fotografie della giovane infermiera dell'Istituto Spallanzani che per prima ha ricevuto il vaccino in Italia. Vedo con profonda preoccupazione che nel dibattito pubblico prevale ancora quello che una volta avevo definito il 'teatrino della politica'".

DISCUTERE DI QUESTIONI DECIVISE
"Si parla più delle manovre parlamentari e politiche volte a indebolire o a consolidare il governo Conte, di equilibri politici e di tattiche parlamentari, o comunque di temi importanti ma meno urgenti, invece di discutere delle questioni che nell'emergenza sono davvero decisive", affermato ancora Berlusconi. Per il leader di Fi: "ogni sforzo dovrebbe concentrarsi nell'immediato sulla campagna vaccinale, anche per convincere chi ha ancora dei dubbi, e subito dopo sulla strada per consentire al Paese di ripartire. Ad oggi la distribuzione del vaccino è ancora limitata a quantitativi praticamente simbolici, sui tempi di effettiva somministrazione si fanno solo ipotesi, si dice ma non ci sono certezze che per raggiungere la copertura vaccinale adeguata ci vorrà un anno".

IL CAVALIERE INVOCA UN CAMBIO DI PASSO
Questo, rilancia ancora l'ex presidente del Consiglio, significa che "la politica ancora una volta vive in un suo mondo, lontano dalla realtà degli italiani. Questo è grave sempre, diventa addirittura inaccettabile in un momento così difficile". "Nel rivolgere gli auguri di Capodanno agli italiani - precisa quindi il Cavaliere - ho detto che il 2021 dovrà essere l`anno del ritorno alla normalità. L'Italia non può permettersi di mancare questo obbiettivo, ma per riuscirci è necessario un urgente cambio di passo. Lo diciamo senza polemiche prima di tutto al governo - se continuerà il suo cammino - e alle forze politiche che intendono continuare a sostenerlo".