Botta e risposta a distanza. Da una parte il premier Conte, dall'altra la pattuglia di Iv. Nodo del contendere: il "via libera" al Recovery Plan che per il presidente del Consiglio arriverà sicuramente domani sera, nel corso del Consiglio dei ministri convocato, appunto, per affrontare l'atteso "restyling" del piano di aiuti made in Ue così come è stato concepito da Pd e 5Stelle. Dal canto loro, i renziani non intendono certo mollare la presa e chiedono più tempo per leggere le carte.

LE PAROLE DEL PREMIER AL TG3
"Domani sera dobbiamo fare il Consiglio dei ministri per approvare il Recovery plan", ha spiegato il capo dell'esecutivo al Tg3. "Dobbiamo correre" ha aggiunto. "Lavoriamo per costruire, il momento è così difficile che dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini" ha concluso il professore.

ABBIAMO CHIESTO 24 ORE PER LEGGERLO
Ma "quando arriva il documento, dato che lo vorrei leggere prima di entrare in Consiglio dei Ministri e poterlo approvare? Noi abbiamo chiesto almeno 24 ore, disponibili a lavorare giorno e notte, perché almeno 24 ore per decidere i prossimi 30 anni del Paese, si devono prendere" ha replicato, con tono polemico, la ministra Elena Bonetti, come riferisce "Il Messaggero".

LA POLITICA NON SI FA SU FACEBOOK
"Alle nostre richieste e proposte abbiamo delle risposte annunciate tramite o veline ai giornali oppure post su Facebook: io alzo le mani. La politica non si fa né tramite veline, né attraverso post su Facebook" ha proseguito l'esponente renziana invocando "un documento chiaro in cui si definisce la governance della gestione di un progetto che coinvolga i ministri". "Vorrei vedere un documento chiaro che dica quale visione, come si vogliono spendere i soldi. Io questo documento non l'ho ancora avuto" ha rilanciato ancora la Bonetti.

RECOVERY? FORSE GIRA SU WHATSAPP...
Il documento del Recovery "non sempre arriva tramite pec, forse girerà anche tramite WhatsApp. Diciamo che le procedure rigorose non sempre vengono rispettate. Mi è capitato di leggere notizie che riguardavano le scelte del Governo prima dai giornali che averle ufficialmente dai canali istituzionali" ha concluso la ministra di Iv.