L’ufficialità arriverà solo mercoledì 27 gennaio 2021, ma stando a quanto trapelato e ripreso da numerosi portali ed organi di informazione nazionali, l'Italia va verso l'esclusione dalle prossime Olimpiadi di Tokyo. La decisione sarebbe già stata presa e a meno di clamorosi colpi di scena, il Comitato Olimpico internazionale avrebbe già pronto il documento di sospensione del Coni: un atto che per il nostro Paese non ha precedenti e che impedirebbe, di fatto, agli atleti azzurri di gareggiare sotto il tricolore nella competizione a cinque cerchi che prenderà il via il prossimo 23 luglio.

IN GARA SENZA BANDIERA ED INNO
Insomma: senza un decreto legge in 24 ore che risolva la questione dell'autonomia del Coni (tra l'altro già pronto, ma non ancora approvato), la figuraccia per il nostro Paese sarà globale. Ed i nostri atleti potranno gareggiare solo come indipendenti vale a dire senza bandiera ed inno nazionale proprio come successo, in passato, alla Bielorussia di Lukashenko ed alla Russia degli scandali doping.

FINANZIAMENTI CIO A RISCHIO
Ma non solo. La figuraccia infatti, avrebbe conseguenze anche in ottica di Milano-Cortina 2026 e potrebbe portare, di fatto, alla sospensione dei finanziamenti del Cio all'Italia per l'organizzazione delle Olimpiadi invernali. Insomma, una situazione delicatissima che solo il governo, alle prese, occorre ricordarlo con una crisi delicatissima dopo l'abbandono di Italia Viva, potrebbe risolvere. Occorre però un miracolo perché a Losanna è già tutto pronto per ratificare l'esclusione dell'Italia.

MALAGO': SERVE PROVVEDIMENTO TAMPONE
"Serve un provvedimento tampone da parte del Governo italiano, come è stato garantito a più riprese, che rientra nell'ambito delle questioni urgenti e che fermi qualsiasi delibera del Cio. A quel punto si delibereranno gli aspetti specifici. Altrimenti si tratta di suicidio e autolesionismo" ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo in audizione alla Camera davanti alle Commissioni riunite Cultura e Istruzione e Lavoro.