Non si fermano le proteste in Russia dopo la condanna del dissidente Alexei Navalny, cui è stata comminata una pena di tre anni e mezzo di reclusione. Secondo l'ultimo bollettino della Ong OVD Info sono infatti 1.408 gli arresti eseguiti in 10 città del Paese: di questi 1.145 sarebbero detenuti solo nel distretto di Mosca, 248 a San Pietroburgo. Il portavoce di Vladimir Putin ha affermato che le dure misure della polizia “sono giustificate in conformità con la legge”. Secondo il Cremlino, inoltre, la sentenza su Navalny non influenzerà in modo significativo la situazione politica in Russia. Facendo un passo indietro, il verdetto per Navalny è arrivato ieri dopo un processo alquanto veloce in cui per l'oppositore di Putin erano stati chiesti 3 anni e mezzo di carcere per aver violato le condizioni sulla libertà condizionale in seguito a una condanna del 2014: è stato difatti per diversi mesi in Germania in seguito all'avvelenamento ordito dai servizi segreti russi. Si è salvato grazie all'atterraggio di emergenza dell'aereo sul quale si trovava e grazie alle cure che ha ricevuto nel paese europeo, dal quale poi ha deciso di rientrare. Appena arrivato in Russia, Navalny è stato arrestato e il suo fermo aveva scatenato numerose proteste all’interno del Paese.