Chiaro il messaggio che il presidente americano Joe Biden ha lanciato ai leader globali in merito alla guerra nello Yemen che per lui “deve finire”. Parole usate durante il suo discorso al dipartimento di Stato annunciando il ritiro del sostegno degli Usa all'offensiva militare della coalizione guidata dall'Arabia Saudita. “Per sottolineare il nostro impegno, poniamo fine a tutto il sostegno americano alle operazioni offensive nello Yemen, compresa le vendite rilevanti di armi”, ha detto Biden. “Washington - ha spiegato poi - continuerà ad aiutare e sostenere l'Arabia Saudita nella difesa della sua sovranità”. L’annuncio di Biden è molto importante: gli Stati Uniti avevano appoggiato i sauditi fin dall’inizio della guerra – nel 2015, con l’amministrazione Obama – e avevano continuato a farlo negli anni successivi, con Trump, nonostante le molte accuse rivolte al regime saudita, tra cui quella di bombardare in maniera indiscriminata la popolazione yemenita. “L’America è tornata, la diplomazia è tornata”, ha aggiunto Biden facendo capire che l’era Trump è definitivamente passata. “È arrivato il momento di fronteggiare gli autoritarismi di Cina e Russia", ha poi affermato, mettendo nel mirino Vladimir Putin: “Sono finiti i tempi in cui subivamo le azioni ostili di Mosca, a differenza del mio predecessore ora non esiteremo ad alzare il prezzo”, ha ammonito, chiedendo poi la liberazione immediata e senza condizioni di Alexey Navalny.