Ci siamo: è iniziato il conto alla rovescia per la formazione del nuovo governo targato Mario Draghi. A partire da oggi, il premier incaricato inizierà il suo secondo giro di consultazioni con i gruppi parlamentari. Dopo aver incassato il "via libera" da quasi tutti i partiti (con la sola eccezione di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni), per l'ex "numero uno" della Bce si tratta, questa volta, di procedere a ritmi più serrati, spiegando ai diretti interlocutori quale sarà il suo piano d'azione una volta in sella, a Palazzo Chigi.

OGGI E' IL TURNO DEI PICCOLI
Insieme ai politici, l'incaricato dovrebbe confrontarsi anche con le parti sociali (imprese e sindacati). Tuttavia non è ancora chiaro quando questo avverrà, se prima, cioè, o subito dopo il varo del governo. Quel che è certo è che, calendario alla mano, questo pomeriggio toccherà ai piccoli partiti (dalle 15 sarà la volta del gruppo Misto della Camera, del Movimento italiani all'estero, di Azione, +Europa, dei radicali, Noi con l'Italia, Cambiamo e Centro democratico e, per finire, alle 17.30 con le Autonomie) essere ricevuti dal super banchiere.

DOMANI TOCCA AI BIG
Domani, invece, sarà la volta dei "grandi", vale a dire i cosiddetti "responsabili", il gruppo di Europeisti-Maie-Centro democratico nato al Senato dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Poi, a seguire: Leu, Italia viva, Fratelli d'Italia, Pd, Forza Italia e Lega. Chiuderà il secondo giro, come sempre accaduto finora, il M5S (rappresentato, con ogni probabilità, ancora una volta da Beppe Grillo come capodelegazione).

GIURAMENTO IL 12, FIDUCIA DOPO IL 14 FEBBRAIO
Ultimato il secondo giro, Draghi potrebbe tirare le fila e mettersi così al lavoro per l'ultimazione della sua squadra: l'obiettivo è quello di poter giurare, davanti al Capo dello Stato Sergio Mattarella, entro venerdì 12 così da potersi recare in Parlamento, alle Camere, per il voto di fiducia, subito dopo il 14 febbraio.