Era il 1969 quando in Italia uno studente universitario decise di avviare un'attività di noleggio di barche a vela. Non si immaginava quello che sarebbe successo. Lo studente si chiamava Paolo Vitelli e oggi è socio di assoluta maggioranza e amministratore delegato del Gruppo Azimut Benetti, colosso nazionale e internazionale, primo produttore al mondo del settore mega yacht (con una metratura totale pari a 3.521 e 100 progetti numeri di gran lunga superiori a tutti gli altri player) che il 2019 l'ha chiuso con un fatturato di 755 milioni di euro. Sì certo, prima che si abbattesse sul mondo l'uragano COVID.

"I numeri dicono chi siamo - il messaggio di Paolo Vitelli - ma non come siamo arrivati fin qui. Dietro a questi risultati pulsa la nostra passione per il mare, per la navigazione, per il nostro lavoro. E per le sfide. Costruire la barca più bella, affidabile, tecnologica, innovativa e assisterla sempre e ovunque. Ecco la nostra missione". Ma Azimut Benetti, il più grande gruppo privato nautico al mondo, dalla sede di Viareggio, dai suoi totali 467.000 metri quadrati complessivi su cui si estendono i propri cantieri produttivi, ha in Brasile la sua seconda anima, grande quasi come quella italiana.

A Itajaí, nello stato di Santa Caterina, infatti c'è l'unico cantiere della Azimut Benetti fuori dall'Italia e solo lo scorso anno ha registrato un fatturato che ha toccato i 250 milioni di reais, pari a circa 40 milioni di euro che rappresentano una crescita del 25% rispetto al 2019. Ed è anche il miglior risultato da quando, 11 anni fa, il gruppo italiano decise di avviare la propria avventura anche in Sudamerica. "Il mercato degli yacht in Brasile - ha spiegato così il successo Davide Breviglieri CEO di Azimut Brasile - era già in crescita prima della pandemia e con il COVID si è ulteriormente rafforzato". La spiegazione di questo ulteriore boom può sembrare anche semplice, ma è solo la realtà: la crescita delle restrizioni sui viaggi, a livello internazionale che sono ancora in vigore, hanno spinto un numero sempre maggiore di milionari brasiliani a dirottare le loro fortune e la voglia di lusso sugli yacht.

"C'è una maniera migliore per rimanere isolati?" si chiede Breviglieri, conoscendone però già la risposta. Ecco allora che visto il nuovo trend brasileiro, la Azimut ha deciso che dal cantiere di Itajaí uscirà la nuova linea compact del gruppo. Si chiama Atlantis: lunghezza 51 piedi, costo 1,1 milioni di dollari, ovviamente ciascuno. Azimut ha visto la propria immagine crescere anche grazie al calcio, al più forte, CR7 ovviamente: Ronaldo l'altr'anno ha infatti speso 10 milioni di dollari per il suo Grande 27 Metri, uno dei modelli più celebri dell'azienda italiana. Ora Atlantis, che sarà realizzato esclusivamente nel cantiere di Santa Catarina, rappresenta la scommessa brasiliana, la certezza che il made in Italy, dal lusso alla tecnologia, il massimo come sempre, ancora una volta centrerà il bersaglio più importante.

"Il fatto che Itajaí sarà l'unico cantiere a realizzare questo modello - ha spiegato Francesco Caputo direttore generale a Itajaí - è la dimostrazione della fiducia del gruppo e dell'elevato livello di maturità raggiunto in termini di produzione seguendo la stessa eccellenza dei modelli che escono dai centri di produzione italiani". Il progetto Azimut è davvero di grandi dimensioni: nel giro di tre anni si punta infatti al raddoppio della produzione così come il numero dei dipendenti che oggi sono 400. Attualmente il cantiere brasiliano è diviso in quattro sezioni per un totale di 20.000 metri quadrati, ma per seguire l'evoluzione prevista è atteso anche un allargamento del 20%. Una crescita totale, in ogni angolo, per far diventare il cantiere brasiliano un altro punto di riferimento nel mondo esclusivo degli yacht Azimut Benetti.

di ROBERTO ZANNI