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Lussemburgo: paradiso per i fondi criminali. Mafia, ‘ndrangheta e malavita russa hanno nascosto nel principato UE i loro tesori…

Un'indagine pubblicata recentemente afferma che i fondi legati a importanti attività criminali e mafiose internazionali ricercati dalle autorità nazionali e dalle polizie di mezzo mondo si nascondono nel piccolo principato europeo: Lussemburgo. Il micro stato non e' nuovo a "rimproveri" e "bacchettate" da parte di organizzazioni internazionali. La richiesta e' sempre la stessa: trasparenza nell'accettazione di fondi e controllo sulla provenienza degli stessi. Ma, si sa', questi piccoli paradisi fiscali si nascondono dietro l'anonimato per poter meglio "proteggere" i loro futuri clienti diventando cosi' un vero paradiso per i proventi illegali di organizzazioni criminali internazionali.

L'indagine "OpenLux" che ha visto tre importati testate europee lavorare insieme, ha messo in luce una realta' sconvolgente: una quantita' importante di fondi viene nascosta nel principato del Lussemburgo, da società di copertura, legate a cartelli criminali globali e gruppi di estrema destra.

Secondo l'inchiesta giornalistica le carenze legislative di regolamentazione e l'assenza totale di norme antiriciclaggio del Ducato di Lussemburgo hanno reso il principato  un paradiso per per i fondi illeciti.

L'indagine rileva infatti, che ci sono 17.000 società di origine francese registrate in Lussemburgo. "È quasi come se il Lussemburgo possedesse piccoli pezzi di Francia", si legge sulle pagine di Le Monde.Le rivelazioni arrivano più di sei anni dopo lo scandalo dell'elusione fiscale "Lux Leaks" in Lussemburgo.

La "Open Lux", conclude che la maggioranza delle società lussemburghesi sono partecipazioni finanziarie pure o cosiddette società di comodo che potrebbero essere utilizzate per evitare le tasse. Il governo lussemburghese rifiuta categoricamente le accuse e attraverso i suoi funzionari fa sapere di essere "pienamente in linea e conforme a tutte le normative e standard di trasparenza dell'UE e internazionali". Tanta la voglia di difendersi che il governo ha addirittura registrato il dominio Internet www.openlux.lu, che porta gli utenti a un comunicato stampa esplicativo.

124.000 aziende di proprietà di 157 nazionalità

L'operazione OpenLux rivela che il Lussemburgo - il 2 ° stato più piccolo dell'UE sia per popolazione che per area - opera ampiamente come un paradiso fiscale, con gravi difetti antiriciclaggio e una maggioranza di imprese registrate che non sono altro che società di comodo.

I dati suggeriscono che queste pratiche rendono effettivamente il paese un Fort Knox per i rapporti d'affari, proteggendo orde di dettagli finanziari su aziende e individui che sfruttano i suoi deboli sistemi fiscali e di rendicontazione.

Inoltre, "le dimensioni della piazza finanziaria sono tali che il Granducato sembra peraltro non sufficientemente attrezzato per garantire un controllo efficace su tutti i flussi che gestisce".

OpenLux ha analizzato i dettagli sulla titolarità effettiva delle oltre 124.000 società registrate in Lussemburgo, insieme a 3,3 milioni di atti amministrativi e rapporti finanziari.

Queste indagini confermano che il Granducato è, contrariamente a quanto affermano le autorità lussemburghesi, un vero e proprio centro offshore, a metà strada tra la City di Londra e le Isole Vergini britanniche.

L'inchiesta ha scoperto che quasi il 90% delle società registrate sono controllate da non lussemburghesi e che la proprietà è nelle mani di individui di 157 paesi.

Alcuni dei più grandi nomi eccellenti sono stati menzionati nei risultati preliminari, come Tiger Woods, Christiano Ronaldo, Shakira e il re del Bahrain.

A questa sequela di nomi si aggiungono centinaia di multinazionali come Pfizer, Amazon, Altice e Kering che operano nel principato attraverso filiali.

Di tutti i 157 paesi allegati alle rivelazioni, la Francia è la più coinvolta.Ci sono 17.000 società di origine francese registrate in Lussemburgo, secondo OpenLux.

Le istituzioni soprannominate "fiore all'occhiello dell'economia francese", tra cui Yves Rocher, Chanel, JCDecaux e Decathlon, hanno tutte una presenza.

Un vero e proprio paradiso per i crimini finanziari

In rivelazioni considerate ancora più sorprendenti, l'inchiesta OpenLux ha portato alla luce prove schiaccianti di come in Lussemburgo siano stati nascosti fondi appartenenti ad organizzazioni criminali internazionali.

Mafia italiana, ndrangheta e la malavita russa, tra i gruppi piu' presenti. Ma anche fondi segreti appartenenti ad associazioni di estrema destra. Le indagini sono in corso e riveleranno presto maggiori particolari.

Ma perché il Lussemburgo?

Con diversi stati dell'UE costantemente sotto tiro per politiche fiscali discutibili, OpenLux ha esplorato ciò che distingue il Lussemburgo dagli altri paradisi fiscali. Tra le ragioni principali c' e' sicuramente un'imposta particolarmente redditizia e la quasi totale assenza di norme antiriciclaggio. Altri fattori includono la reputazione del paese come centro finanziario stabile con una posizione centrale nell'UE.

Il Lussemburgo ospita una grande fetta della ricchezza mondiale ed è la patria di oltre 279 miliardari elencati dal magazine Forbes.

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