Sono iniziate le votazioni sulla piattaforma Rousseau degli iscritti al Movimento 5 Stelle per il sostegno al governo Draghi. Si potrà esprimere la propria preferenza entro le 18, i risultati saranno poi pubblicati dopo le 19. Beppe Grillo e tutti i big, da Luigi Di Maio a Roberto Fico, sono per il sì. Ma dovranno fare i conti con la fronda del no guidata da Di Battista. Intanto Davide Casaleggio fa sapere che “se dovesse vincere il no valuteremo se il voto al governo sarà un no o l'astensione”.

FICO: “ECCO PERCHE' VOTO SI'”

“Il MoVimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Mario Draghi. Voterò sì. Ecco perché - ha scritto in un post su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico -. Il momento delicato che il Paese sta vivendo ci impone una riflessione seria e un’assunzione di responsabilità. Come ha spiegato in modo estremamente chiaro il Presidente della Repubblica, non è pensabile in questo momento storico far precipitare il Paese verso le urne. Le responsabilità di cui dobbiamo farci carico riguardano non solo le emergenze in atto, ma anche la definizione del futuro. Si gioca tutto adesso, non domani” ha aggiunto.

“Dobbiamo progettare l’Italia che verrà. Abbiamo la responsabilità e l’opportunità di scrivere una nuova pagina di ricostruzione. Grazie soprattutto al lavoro del precedente governo ci sono sul tavolo i 209 miliardi del Recovery Plan. Andare al voto significherebbe perdere questo appuntamento con la storia. Astenersi, invece, vorrebbe dire non avere un ruolo, non poter agire in modo costruttivo per orientare le scelte, lasciando che siano altri a gestire il patrimonio del futuro delle prossime generazioni. Non ce lo possiamo permettere. Il MoVimento 5 Stelle, forza di maggioranza relativa in Parlamento, riveste un ruolo cruciale e deve fare la propria parte. Anche per difendere conquiste preziose come quelle ottenute in questi mesi: dal reddito di cittadinanza all'ecobonus. E migliorarle” scrive ancora Fico.

“Il MoVimento è stata la più dirompente e innovativa forza politica degli ultimi dieci anni. Ha imposto nel dibattito e nell’agenda temi per troppo tempo ignorati dai partiti e si è fatto portavoce di una profonda esigenza di rinnovamento che arrivava dalla cittadinanza. Ha invocato con forza la necessità di anticipare il futuro, di non subirlo. E ora che il futuro deve essere progettato, ora che bisogna accompagnare la transizione energetica, ora che dobbiamo rafforzare capisaldi della nostra democrazia - come sanità, scuola e ricerca - non può tirarsi fuori. Deve essere parte attiva e propositiva di questo percorso.Per questo voterò sì. Questo è il momento di lavorare per il bene del Paese. E sono certo che il Movimento si farà trovare pronto, continuando a portare avanti le proprie battaglie mettendo al centro, come sempre, il bene collettivo. Buon voto a tutti” ha concluso.

DI MAIO: “I MOTIVI DEL MIO SI'”

Su Facebook l'ex capo politico del Movimento scrive: “Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni.

Io voto sì, perché non esiste una maggioranza senza di noi. Io voto sì, perché dobbiamo difendere ciò che abbiamo costruito per l’Italia. Io voto sì, perché dobbiamo spendere al meglio i 209 miliardi del recovery plan conquistati in Europa grazie al MoVimento 5 Stelle”.