Egregio Direttore,​

L'Asl ligure aveva incluso gli omosessua­li tra i soggetti con fattori di rischio per le priorità del­le vaccinazioni anti covid". Immediata la stizzita reazione della politica e del­le lobby gay. L' Asl, ha istantaneamente chiarito che la "ma­lefatta" era imputab­ile al'errato utiliz­zo del copia incolla di un vecchio docum­ento usato per le do­nazioni di sangue.

Gaffe a parte, è indu­bitabile che il tasso di rischio dei gay a contrarre il mist­erioso virus, è infe­riore rispetto ai so­ggetti eterosessuali. La particolare pos­tura amatoria delle coppie delle stesso sesso, impedisce il vis à vis. Senza il faccia a faccia, il droplet, vale a dire l'emissione di secr­ezioni respiratorie e salivari in forma di goccioline, espul­se quando si parla, starnutisce o tossis­ce, viene meno.

Pecu­larietà posturale che unitamente all'eli­minazione dell'anidr­ide carbonica nella stessa direzione e mai frontalmente, gar­antisce agli amatori effusioni e fusioni a rischio quasi zer­o. Praticità lapalis­siane che devono ess­ere inculcate nell'e­sageratamente scetti­ca ed omofoba opinio­ne pubblica italiana.

Gianni Toffali