A due giorni dal giuramento del nuovo governo guidato da Mario Draghi non si placano le polemiche dentro Forza Italia. Silvio Berlusconi cerca di calmare le acque mettendo mano all'organizzazione interna di Fi con una serie di promozioni: Antonio Tajani viene nominato coordinatore nazionale, Anna Maria Bernini sua vice e Licia Ronzulli responsabile per i rapporti con gli alleati del centrodestra.

Inoltre, dopo la "promozione" di Maristella Gelmini a ministro, sempre il Cavaliere ha indicato al suo posto, quale facente funzioni di capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto. Ma, l'ex premier vuole che Occhiuto resti il candidato azzurro per la presidenza della regione Calabria.

Malgrado la riorganizzazione però, nei gruppi resta un clima pesante e di profonda insoddisfazione. E cresce la competizione tra i tanti parlamentari, in lotta tra loro, per avere un posto nella pattuglia di sottosegretari ( si parla di cinque o sei posti) che spetta a Fi con cui si andrà a completare la squadra del governo.

Mentre infuriano le proteste - plateale quella di Stefania Prestigiacomo che annuncia in chat di voler abbandonare la politica - ripartono le defezioni: tre deputati, Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino e Guido Della Frera lasciano infatti il gruppo alla Camera per il gruppo Misto. Da tempo in rotta con la linea filo sovranista del partito, i tre parlamentari da mesi "dialogano" con Giovanni Toti, leader di Cambiamo!.

Il nuovo organigramma del partito prevede che il vicepresidente Antonio Tajani, avrà come principale mandato il coordinamento e lo sviluppo di Forza Italia sul territorio. Tra i primi compiti quello di gestire l'attività e il contributo di Forza Italia al neonato governo di Mario Draghi. Quanto a Licia Ronzulli, la senatrice ha la delega a coordinare, su indicazione di Berlusconi, le strategie comuni agli altri partiti della coalizione di centrodestra per le iniziative e per il programma.

Capitolo a parte è infine il posto lasciato vacante da Mara Carfagna alla vice presidenza della Camera. Stando ai rumors di Palazzo, quella poltrona potrebbe non rimanere a Forza Italia, anche tenuto conto che il partito azzurro ha anche un Questore a Montecitorio. L'ipotesi è sia assegnata a qualche centrista, si fa il nome di Maurizio Lupi, o a un esponente della minoranza di Leu, cioè Sinistra Italiana, che è rimasta all'opposizione.