Straordinari, magici, affascinanti sono i gatti. Scatenano amori sviscerati e sentimenti opposti di avversione, una dicotomia di magia e mistero, imprevedibilità e imprendibilità, che caratterizza i gatti e non i cani (molto più 'trasparenti').  Non è da tutti tutti entrare in sintonia con un animale che, seppur domestico, se ne sta sulle sue, e a volte ostenta un atteggiamento di regale superiorità e distacco dalle cose terrene (purché nei paraggi non ci sia qualche topolino o una ciotola piena di croccantini...) È proprio quel suo essere affettuoso ma non servile, dolce con un pizzico di amaro, tenero con un retrogusto di selvatico, a piacerci così tanto e... renderci suoi schiavi a vita. Oggi, 17 febbraio in Italia si celebra la Festa del Gatto che si aggiunge alla Giornata internazionale del gatto, indetta nel 2002 per l'8 agosto dall'International Fund for Animal Welfare (Ifaw). 

Diana Lanciotti, la fondatrice del Fondo Amici di Paco (nato inizialmente per tutelare i cani, da 24 anni si occupa anche delle sorti dei gatti:) autrice di molti libri sugli animali prova a spiegare che cos'è che ci fa amare tanto i gatti? «La caratteristica che più amiamo nei cani è la fedeltà, il loro dare senza chiedere nulla in cambio. Nel gatto è quel fascino, quell'essere sfuggente pur vivendo al nostro fianco. Quell'essere "domestico" ma non "addomesticato".

In Ogni gatto è un'isola ho scritto: "Mentre noi siamo cambiati radicalmente, non solo nel modo di vivere ma persino nella struttura fisica, il gatto conserva ancora tutta la sua ferinità, non intesa come ferocia, ma come quell'insieme di fierezza e vicinanza alle origini che caratterizza ogni gatto. Ed è questo aspetto che ci piace di loro: il loro essere rimasti vicini alla Natura e alla loro vera natura. Noi abbiamo fatto progressi , tanti e tali che hanno però come rovescio della medaglia la perdita parziale o totale dell'aggancio con la Natura, che non riconosciamo e, a sua volta, non ci riconosce più. Il gatto invece è l'animale domestico più legato alla dimensione naturale, da cui noi ci siamo staccati da tempo".

Per mantenere, bene, un gatto in casa c'è chi ha fatto i conti: nonostante il gatto sia caratterizzato da un forte senso di indipendenza e da grande capacità di resistenza, in quanto animale adatto a vivere all'aria aperta, necessita comunque di cure per poter vivere bene, in salute, armonia e a lungo. Le spese per il mantenimento di un gatto, soprattutto durante il primo anno di vita, possono arrivare a superare i 2.000 euro all'anno, con piccole differenze tra aree metropolitane e piccoli paesi, oltre che tra ospedali e cliniche veterinarie, sostiene Anna De Nitto, Medico Veterinario esperta in Medicina Felina (Ospedale Veterinario Santa Fara - Bari) interpellata da Kruk, l'esperto di debiti. Il giro di affari legato agli animali domestici in Italia è ormai di 2 miliardi e 300 milioni di euro l'anno, per una popolazione di animali domestici nel Paese stimata in 60,3 milioni (quasi equiparato al numero della popolazione italiana), secondo i dati del Rapporto Assalco Zoomark maggio 2020.

La dottoressa De Nitto sottolinea l'importanza di rendere la casa adatta al proprio felino "per limitare lo stress dell'animale. Quasi tutti i gatti che vivono in casa, senza accesso all'esterno, sviluppano dei problemi comportamentali e delle malattie legate allo stress. La causa è un ambiente domestico troppo povero di stimoli. Molti gatti nascono per strada, liberi, in un ambiente dove possono cacciare, correre, arrampicarsi e socializzare con altri gatti. Questi stimoli vengono quasi tutti meno in casa soprattutto se senza l'accesso ad un balcone. Per questo occorre sostenere spese in giochi, tiragraffi, percorsi lungo le pareti con tante mensole e ponti tibetani, per permettere al gatto di sfruttare anche le altezze, soprattutto in case piccole. Anche la messa in sicurezza della casa, in particolar modo di balconi e terrazzi che devono essere protetti con reti apposite per evitare che i gatti cadano dall'alto incidono sulla spesa. Bisogna inoltre tenere in considerazione il fatto che le spese per la salute del gatto domestico sono tutte da sostenere privatamente. A questo proposito, quindi, è possibile e consigliato, sottoscrivere anche apposite assicurazioni su spese mediche e infortuni".