di Francesca Porpiglia

 

Toccatemi tutto ma non la carbonara...Dalle colonne del New York Times ​ la ricetta a base di pomodoro e e bacon continua ad attirare le ire di chef e buongustai nel Belpaese e all’estero. Lo sdegno non conosce confini. Il classico piatto romano con pancetta e pecorino non si tocca, fanno sapere indignati dai social e sulle pagine dei giornali di mezzo mondo gli italici difensori del Made in Italy originale. ​

 

Ma si tratta di vera carbonara, o , la ricetta proposta dal New York Times e’ piuttosto una rivisitazione della “stessa” in chiave “pratica”? Una soluzione che piace tanto ai pragmatici americani, i quali ad ogni occasione possibile “semplificano”, laddove noi “complichiamo”...​ Noi rigidamente legati agli ingredienti classici, loro, piu’ flessibili anche nel palato, disposti ad utilizzare prodotti piu’ facilmente reperibili. Bacon, invece di pancetta e pomodoro invece della famosa cremina di uova e formaggio ( rigorosamente pecorino) per ricreare l’effetto vellutato di una carbonara classica. Chiamata “Smoky Tomato Carbonara”, la ricetta, di Kay Chun,( e’lui lo sventurato cuoco che ha osato sfidare gli italici “carbonari”) è stata pubblicata da NYT Cooking. Ma, il cuoco, nella sua versione della ricetta giurava che "i pomodori non sono tradizionali nella carbonara, ma danno un sapore brillante al piatto". “Ma non erano solo i pomodori”! hanno gridato indignati gli “oppositori” del pasticciato piatto di pasta.​ In realta’, la ricetta sostituiva il guanciale con la pancetta, "visto che è ampiamente disponibile e conferisce una bella nota affumicata", e utilizzava parmigiano al posto del pecorino.

 

"Questa ricetta non è neanche lontanamente vicina all’idea di carbonara. Basta con questa follia! ", ha scritto un lettore. Quasi subito si sono fatti sentire​ i migliori chef italiani e persino l'associazione contadina Coldiretti. Quest’ultima ha definito la" Carbonara Smoky Tomato "come la" punta dell'iceberg "nella" falsificazione "dei piatti della tradizione italiana. ( potete leggere il loro comunicato sul nostro sito).

 

“Seguo il NYT su Instagram e ho pensato che fosse un fake”, ha riportato al Corriere della Sera Alessandro Pipero, chef di Roma noto per essere “il re della carbonara”. “Sarebbe come mettere il salame nel cappuccino o la mortadella nel sushi. OK, va bene, ma allora non chiamiamolo sushi, analogamente a questo: la carbonara con il pomodoro non è carbonara. È qualcos'altro. "

 

Ma il ​ NYT , che certamente ha un fiuto irriproducibile per operazioni di marketing di successo, aveva in passato suscitato indignazione anche nel ​ Regno Unito ​ con un analoga riproposizione, a dir poco bizzarra di una ricetta classica. Nel 2018 aveva pubblicato una ricetta in cui descriveva lo yorkshire pudding, un alimento base per la cena arrosto, come un "pancake grande e soffice" . Eccellente per "colazione, brunch, pranzo e dessert in qualsiasi momento di l'anno ". Gli inglesi, certamente piu’​ “composti” nella protesta di noi italiani, si erano fatti sentire con commenti al vetriolo. La questione resta senza soluzione, hanno ragione i pratici americani o i tradizionali “carbonari italici”?​ Al gusto di ciascuno di voi l’ardua risposta... Buon Appetito!