Il vaccino russo Sputnik contro il Covid diventa un caso, sia in Europa che in Russia: l'Ema dice di che ha avviato la valutazione, l'Ue dice di no. Inoltre il vaccino Sputnik non decolla neanche in casa, in Russia infatti in pochissimi lo stanno facendo, c'è diffidenza perché prodotto dallo Stato. Se poi ci mettiamo il fatto che neanche Putin finora l'ha fatto, ecco che i dubbi aumentano.

L'Ema dice sì al vaccino russo Sputnik - L'Ema ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik, ha reso noto la stessa Ema. Nel comunicato l'Ema specifica che a presentare domanda per l'Ue è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm.
La decisione di avviare la revisione in tempo reale, prosegue Ema, si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti. La revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio.

L'Ema non è in grado di prevedere le tempistiche generali, ma precisa che "dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un'eventuale domanda. Questo a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva".
L'Agenzia europea per i medicinali comunicherà ulteriormente quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il vaccino.

Ma l'Ue dice no al vaccino Sputnik - "Al momento non ci sono colloqui in corso per integrare lo Sputnik nel portafogli vaccini dell'Ue". Questo quanto detto da un portavoce della Commissione europea. Ricordando che la strategia comunitaria di approvvigionamento dei vaccini "è condivisa da una task force della Commissione e gli Stati membri, e se la task force dovesse decidere di inserire lo Sputnik nel portafogli vaccini europeo lo comunicheremo". Il portavoce ha sottolineato che anche se Ema dovesse raccomandare l'approvazione del vaccino Sputnik "non c'è nessun obbligo da parte dell'Ue di inserirlo nel portafoglio vaccini con un acquisto anticipato".

In Russia non lo prendono ma lo danno all'Europa - "Dopo l'approvazione da parte dell'Ema" del vaccino Sputnik contro il Covid, "saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021". Lo ha dichiarato il capo del Fondo Russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, in una nota dell'ente ripresa dall'agenzia Interfax.
"Accogliamo con favore l'inizio della procedura di esame del dossier di registrazione del vaccino Sputnik V da parte dell'Agenzia europea per i medicinali. Abbiamo fornito all'Ema tutti i dati necessari per un vaccino già approvato da oltre 40 Paesi in tutto il mondo", ha affermato – secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti – il capo del Fondo per gli investimenti diretti russo (Rdif), che ha partecipato allo sviluppo del vaccino. "Lo Sputnik V – ha affermato Dmitriev – può dare un contributo fondamentale nel salvare milioni di vite in tutta Europa e attendiamo con impazienza l'esame dei dati da parte dell'Ema per l'impiego medico". Ma per ora in Russia non decolla...