Quale sarà il futuro del MoVimento 5 Stelle? La crisi all’interno della galassia pentastellata è aperta già da un po’ di tempo e la diaspora di tanti esponenti ne è la prova. L’unica certezza è la presenza di Giuseppe Conte come nuovo leader dei grillini. Ma c’è di certo un fronte aperto e non è di poco conto con la piattaforma Rousseau. Il rapporto con Davide Casaleggio è oramai logoro e sono tanti a volerne, in pratica, la chiusura.

Sono lontani, insomma, i tempi in cui era fondamentale esprimere il proprio consenso (o negarlo) su uno dei fiori all'occhiello partorito da Beppe Grillo e Casaleggio. E anche il comico, in effetti, è stanco di Davide, figlio di Gianroberto. Di certo la questione legata alla piattaforma deve essere risolta quanto prima e difatti al massimo entro metà marzo ci dovrebbe essere un incontro chiarificatore tra Grillo, Casaleggio Junior e anche Conte, che sembra avere un largo consenso (l’80 per cento) tra i parlamentari del M5S che lo vedono bene come leader insieme a una segreteria politica.

Tra le prossime mosse, oltre a Rousseau, il tema del simbolo. Ma le grane non sono finite, anzi. Come ha riportato ieri il sito dell’Adnkronos, alcuni parlamentari espulsi per non aver votato la fiducia a Draghi (i senatori Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Fabio Di Micco e le deputate Rosa Alba Testamento e Leda Volpi) hanno dato mandato all'avvocato Granara di procedere con il ricorso per chiedere il reintegro nei rispettivi gruppi. “Chiederemo anche il risarcimento dei danni morali, di immagine ed esistenziali”, le parole del legale.