di Linda Varlese

L’esplosiva intervista che​ Meghan e Harry hanno rilasciato ad Oprah Winfrey​ è destinata a provocare un maremoto. Anche se Antonio Caprarica, storico corrispondente da Londra per il Tg1, pensa che i danni più ingenti li pagheranno proprio i due fuoriusciti dalla casa reale.​

Sarà uno sconquasso per la Corona inglese?

 

Uno sconquasso soprattutto per Meghan e Harry perché ne esce fuori un’immagine meschina e vendicativa, un tentativo di imitare l’intervista di Diana del 1995: ma è un’imitazione farsesca.

 

Perché pensa a un’imitazione?

 

Guardi l’immagine stessa. Meghan si è riempita gli occhi di nero, esattamente come aveva fatto Diana nel 1995, cerchiandoseli con l’eyeliner. Con la differenza che Diana raccontava una pena e una tragedia vere, mentre qui non si capisce che tragedia stiano raccontando. La tragedia sta nel fatto che siano entrati nella famiglia reale? Beh lo sapeva fin dal principio! Sembra che la cosa che sia dispiaciuta molto sia a lei che al marito è che purtroppo loro non erano gli eredi al trono. Per il resto non si capisce quali siano gli episodi di razzismo e di bullismo che denunciano.

 

Nell’intervista dicono che siano stati proprio questi episodi di razzismo ad allontanarli dalla Corona. In particolare raccontano che a Corte si interrogavano sul colore della pelle che avrebbe avuto Archie...

 

Parlano di un membro della famiglia, che non viene specificato. E alla domanda precisa, Harry dice di sentirsi​ “uncomfortable”​ nello svelare chi era il personaggio che ha detto questo. Ma voglio dire: la questione del colore della pelle era ciò di cui tutti parlavano. Sarebbe stato magnifico se fosse nato un principino dalla pelle nera, se nella famiglia reale dei Windsor, baluardo del razzismo bianco, fosse nato un principino di colore: sarebbe stata una cosa clamorosa. Da questo ad arrivare alle accuse di razzismo ce ne corre.

 

Poi lamentano il fatto che per Archie non era previsto il titolo di altezza reale...

 

E’ fasulla anche la faccenda del titolo reale. Nessuno dei bisnipoti della Regina ha il titolo reale. Questo per una norma che risale al 1917 quando Giorgio V, per evitare quello che era stato rimproverato agli antenati Hannover che continuavano a sfornare principi a un ritmo industriale, decise che avrebbero avuto diritto al titolo reale solo i nipoti diretti del sovrano regnante. Quindi Archie potrebbe diventare altezza reale quando nonno Carlo diventa Re, ma bisogna ricordare che tutti i figli degli altri figli della Regina non portano titoli reali, nessuno di loro.

 

E George?

 

Gli unici che portano il titolo di altezza reale sono i figli del primogenito e di William perché si è deciso che il titolo reale spetta solo alla linea diretta dell’erede al trono.

 

Cosa può avere spinto Harry a questa operazione fratricida?

 

C’è un solo momento di sincerità in tutta questa farsesca l’intervista. Quando Oprah chiede ad Harry: “Se non ci fosse stata Meghan, avresti lasciato la famiglia reale?”. Lui risponde: “No, effettivamente no. Io ero intrappolato nella vita reale”. Dunque scopriamo che Meghan è stata la portatrice del vangelo, della verità e della rivelazione. Lei gli ha rivelato quanto è orribile la vita reale.

 

Cosa può avere spinto Meghan a questo netto rifiuto della vita reale?

 

Il motivo è che si è resa conto quando è entrata nella famiglia reale che è regolata dalla primogenitura, cioè che tutto il cucuzzaro va al primogenito. Se avesse studiato di più avrebbe scoperto che l’Inghilterra è l’unico Paese al mondo dove vige ancora il maggiorascato.

 

Di cosa si tratta?

 

E’ una regola feudale che conferisce tutta la proprietà della famiglia al primogenito per ogni generazione. Non solo la famiglia reale, ma tutte le grandi famiglie: sto parlando di un migliaio di famiglie aristocratiche in Gran Bretagna che sono proprietarie di un terzo della terra inglese. In Inghilterra l’aristocrazia è ancora una classe sociale ed è regolata dalla norma del maggiorascato. Il maggiore prende tutto e ai fratelli minori non tocca nulla. Perché pensa che sia nato l’Impero inglese?

 

Perché?

 

Perché tutti i cadetti che non beccavano nemmeno un centesimo di sterlina erano costretti ad entrare nell’esercito o nella burocrazia statale e hanno costruito un impero. Meghan evidentemente non sapeva che entrando nella famiglia reale, l’erede al trono è la luce. Ha scoperto con orrore che quella che l’aspettava era una vita nell’ombra.

 

Sta dipingendo un’arrivista?

 

Non la sto dipingendo io, è lei che si autodipinge così. Dice che loro si erano proposti, ma non le davano quello che si aspettavano. Si erano addirittura proposti per fare gli ambasciatori del Commonwealth!

 

Perciò quello che raccontano di Meghan, che sia una donna arrogante, despota e prepotente corrisponde a verità?

 

Io non lo so, so solo che quella che ci racconta Meghan è la sua verità, non la verità, rispetto alla quale si possono fare tantissime osservazioni che derivano da quello che hanno detto. Sono credibili le accuse che vengono mosse dall’altra parte? Beh, sono dati di fatto. Parliamo di due signori che si presentano come vittime essendo costati allo stato britannico svariati milioni di sterline. Perché Oprah non ha chiesto a Meghan come si fa a decidere prima di andare ad abitare a Kensington Palace esigendo un rinnovamento di 1 milione e mezzo di sterline per poi cambiare idea e pretendere di andare a vivere invece in Frogmore Cottage per il quale sono stati spesi altri 2 milioni e mezzo di sterline? E’ difficile presentarsi come vittime, quando è questa la verità.

 

Lei ha detto che Meghan sta cercando di ricalcare le orme di Diana. Pensa di avere la stessa ascesa che ebbe Lady D dopo la famosa intervista del 1995?

 

Il suo gioco è questo. Meghan, però, lo fa con più freddezza, preparazione e determinazione Vuole diventare la Principessa populista (come The Economist ha definito Lady Diana). Ma Diana era una donna complicata, molto incerta, che è arrivata a fare certe scelte alla fine di un processo di maturazione veramente tragico. Qui c’è una donna contemporanea, molto preparata, che sa perfettamente come agitare la retorica populista del vittimismo e dell’ipocrisia, con l’aiuto di un marito la cui autonomia intellettuale è francamente lecito mettere in dubbio.

 

In che senso?

 

Ha dovuto aspettare che arrivasse la moglie per realizzare che era intrappolato nella vita reale? Speriamo che non realizzi presto di essere intrappolato nella vita di Meghan! Tuttavia, nonostante la sua denigrazione, è la stessa vita reale che oggi ne fa il protagonista della chiacchiera a cui ci stiamo prestando.

 

Cosa intende dire?

 

Se Harry e Meghan non fossero membri della famiglia dei Windsor e non dicessero sui Windsor le peggio cose che si possono immaginare, staremmo qui a parlare di loro? E qualcuno come Oprah Winfrey sarebbe andata mai ad intervistarli? E qualcuno come Netflix gli avrebbe fatto mai un contratto da 100 milioni di dollari senza sapere neanche bene di cosa si occuperanno?

 

Probabilmente no. Come reagirà la casa reale?

 

Con il silenzio. Reagiranno i media, gli uffici stampa. Ha già reagito il Governo: il sottosegretario si è già detto indignato dalle accuse di razzismo alla Corona. E poi torneranno a galla alcune faccende. Tipo le accuse di bullismo a Meghan: ci sono state delle denunce che sono state sottaciute. I Windsor hanno persuaso i dipendenti che se ne sono andati, a lasciare senza fare storie. Ma che Meghan li trattasse come stracci da piedi è ampiamente noto. E poi c’è la storia degli orecchini...

 

Ci dica?

 

Come fa una Giovanna D’Arco del femminismo ad accettare come dono di nozze degli orecchini di un regnante (il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, ndr) di un Paese a cui alle donne fino a due anni non era nemmeno concesso di guidare e all’attivista che ha strappato questo diritto sono stati irrogati cinque anni di carcere? E’ chiaro che tutte queste storie verranno fuori e la stampa li massacrerà.

 

Ci ha già spiegato che Meghan sta tentando la strada di Diana, ma che le due storie non sono paragonabili. Cosa ci dice invece della campagna denigratoria che mise in atto Edoardo VIII in seguito all’abdicazione in favore del fratello? Qualcosa li accomuna?

 

Forse sì, anche le motivazioni, in qualche modo, sono le stesse. Edoardo VIII si è sempre pentito di aver abdicato e quindi ha continuato ad insultare fratello e nipote nel modo più massiccio possibile per tutta la sua vita e anche lui con lo stesso​ leitmotiv:​ che gli facevano mancare i soldi, nonostante fosse stato colmato di denaro quando lasciò l’Inghilterra e il trono. Qui abbiamo un caso abbastanza simile: è chiaro che la cosa che brucia ad Harry è che non è lui il primogenito, non è lui il destinatario del trono. La cosa risulta per lui insopportabile. O era sopportabile finché non è comparsa questa donna che ha messo in chiaro che lei a vivere nel cono d’ombra non ci stava. Questo ha riacceso il sentimento di “the heir and the spare” di Harry, l’erede di scorta. Andrea ha sempre odiato Carlo, ma non ha mai trovato né la forza, né il coraggio, né la convenienza di fare quello che ha fatto Harry, perché lui non aveva come mamma Diana.

 

Cosa intende?

 

Harry ha un capitale in più da spendere contro la famiglia reale che si chiama Diana: un capitale letterale, che sono i soldi che la mamma gli ha lasciato (17 milioni di sterline ottenute per accettare il divorzio da Carlo) e un capitale morale che è quello che gli consente oggi di presentarsi proponendo come farsa la tragedia della madre. Harry sostiene che la storia si ripete e ha ragione. Ma come diceva Marx, la storia si ripete due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. E qui siamo alla farsa.