Nonostante le difficoltà legate al momento contingente, il Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco (To) non ha smesso di lavorare. A porte chiuse e da casa, che a fasi alterne si è trasformata nell’ufficio dell’équipe interna, ha progettato le proprie attività di divulgazione culturale anche nel 2021. Tanti gli eventi in programma, molti i temi trattati con professionisti del settore, il primo in agenda è però fortemente connesso alla Festa della donna.

Sabato 13 marzo alle ore 18:00 il Museo propone agli interessati di sincronizzarsi sulla pagina Facebook della struttura per seguire “Donne italiane nel mondo ieri e oggi. Immagini, parole, musica”. L’incontro, moderato dalla Conservatrice del Museo, Carlotta Colombatto, avrà come protagoniste Maddalena Tirabassi, Direttrice del Centro Altreitalie sulle migrazioni Italiane; la soprano Ivanna Speranza, accompagnata dal Direttore d’orchestra e pianista Mariano Speranza; Lina De Masi, attrice e promotrice dell’Associazione teatrale Pathos.

Di cosa si tratta? Il Museo intende rendere omaggio alla Festa della donna con un evento che sottolinea l’importanza dei ruoli femminili all’interno delle migrazioni storiche italiane. Un appuntamento dunque fortemente connesso con il tema portante della struttura e che, allo stesso tempo, si pone l’obiettivo di smontare alcuni stereotipi. Parlare di emigrazione italiana al femminile significa infatti contrastare il pregiudizio che vede le donne come presenze silenziose, passive, all’interno di percorsi stabiliti da altri. Da sole o nell’ambito di un contesto familiare, per molte l’emigrazione ha comportato la ricerca e lo sviluppo di un nuovo status, competenze, responsabilità. Scelta personale o di famiglia, la mobilità spesso ha significato muovere dei passi nella direzione di una maggiore emancipazione.

Le protagoniste coinvolte ragioneranno intorno a tale tematica attraverso l’intreccio di un racconto, di parti recitate e di musica. Il dialogo fatto di parole e brani andrà a porre l’accento sul contributo materiale e relazionale che le donne seppero apportare nell’elaborazione e nella realizzazione dei progetti migratori. L’incontro proposto dal Museo in diretta video Facebook dà dunque voce alle protagoniste, spostandosi di continente in continente e non tralasciando i flussi migratori contemporanei.