"Nel Pd ci sono alcuni cancri, alcuni elementi devastanti che riescono a distruggere anche il bello del partito democratico. Bisognerebbe estirparli". Parole e musica di Rocco Casalino, pronunciate nel corso di un'intervista. L'ex portavoce di Conte, non ha usato mezzi termini per commentare le dimissioni di Zingaretti dalla carica di segretario del Nazareno scatenando, com'era logico attendersi, la secca reazione dei dem. Lo stesso Casalino, per la verità ha cercato, subito dopo, di correggere il tiro, chiedendo scusa per rispetto dei malati. "Forse ho usato un'espressione sbagliata: bisognerebbe estirpare gli elementi negativi", ha provato ad argomentare, sottolineando quanto "Zingaretti e Franceschini" siano, a suo dire, persone straordinarie".

Ma ormai la frittata era fatta. "Direi che possiamo considerare questa garbata esternazione la chiusura di una stagione infelice. E magari cominciare a ricostruire senza subalternità" ha sbottato, a caldo, Matteo Orfini. "Casalino continua a essere inopportuno. Noi abbiamo una grande storia fatta anche di scontri aspri ma il dileggio su di noi è inaccettabile. Invito anzitutto il Prof Conte a fare un richiamo al suo portavoce. Quanto al Pd, è il momento di tirarci fuori da questa palude", ha attaccato, dal canto suo, l'ex ministro Marianna Madia.

"Professor Conte, il suo portavoce ha appena definito molti parlamentari Pd che l'hanno sostenuta 'cancri da estirpare'. E' ancora il suo portavoce? Nel caso, rappresenta il suo pensiero?! In caso contrario, attendiamo dissociazione" ha, infine, scritto il deputato Pd Enrico Borghi sui social, prendendo le distanze dall'esponente pentastellato.