Questa volta l'appuntamento annuale sarà soltanto virtuale: non era mai successo. Ma la volontà, la speranza, anzi la certezza che presto si possa tornare alla normalità è lì e quasi si può toccare. Enit, l'Ente Nazionale Italiano per il turismo sta infatti preparando il suo incontro annuale, un viaggio di affari tra Italia e Canada che questa volta, ma solo nelle modalità, si preannuncia differente. È in programma tra il 16 e il 17 marzo 'Workshop Italia 2021: Active & Leisure' il meeting che consentirà ai tour operator canadesi e ai travel buyer di incontrare 74 fornitori italiani legati direttamente al turismo in aggiunta alle agenzie turistiche regionali di Toscana, Trentino, Puglia e Friuli Venezia-Giulia. E nonostante il cambio di formato quest'anno rispetto alla norma, l'obiettivo non muta: è sempre lo stesso.

"Si tratta - ha spiegato Salvatore Basile country manager dell'Enit - di riunire acquirenti da tutto il Canada e mostrare loro l'Italia come la destinazione mondiale che in definitiva è. Questa piattaforma offrirà a tutte le parti un incontro in estrema sicurezza attraverso le frontiere e con sei ore di differenza di fuso orario". Un appuntamento indubbiamente difficile, per la situazione attuale, ma che vuole allo stesso tempo aprire una porta di speranza per il prossimo futuro. La volontà, da parte di tutti, di poter tornare alla normalità, nonostante quello che sta succedendo. "E la salute e la sicurezza - ha aggiunto Maria Elena Rossi, direttrice del marketing Enit - sono questioni importanti in Italia sempre e in particolare in questi giorni. Gli hotel e gli operatori hanno fornito un training profondo per i propri lavoratori in modo da rendere i visitatori tranquilli, a proprio agio. Certo adesso non è il momento di fare turismo, ma quando la situazione sarà migliore, tanti turisti cercheranno luoghi lontano dalla folla e in questo aspetto si collocano località meno conosciute, isole, campagne in regioni come l'Umbria, la Toscana e la Puglia".

Ecco allora l'offerta, che può anticipare quello che avverrà tra non molto tempo. L'Italia ha la capacità di offrire al turista ogni tipo di meta, dai luoghi più affollati a quelli più isolati. E il turismo, una volta, si spera presto, che possa tornare a essere un'industria trainante, indubbiamente dovrà cambiare in seguito agli avvenimenti pandemici. E l'Italia ha tutto per offrire i luoghi giusti a turisti con nuove e differenti idee, alla ricerca di qualcosa di diverso. Una offerta che arriva dalla prima agenzia italiana, l'Enit, ente pubblico che ha come primo obiettivo la promozione dell'offerta turistica in Italia. Nato nel 1919 ha appena compiuto un secolo di vita: si chiamava all'epoca Ente Nazionale per l'incremento delle Industrie Turistiche, nome poi abbreviatosi in Ente Nazionale Italiano per il Turismo. Nel 2005 uno dei cambiamenti più emblematici con accresciute e maggiormente articolate responsabilità istituzionali seguita, nel 2014, alla trasformazione in ente pubblico economico. Un ruolo che adesso diventa ancora più significativo.

Nel 2020 l'emergenza COVID ha infatti provocato effetti devastanti in particolare proprio nel settore turistico. Si è infatti arrivati ad addirittura 232 milioni di presenze in meno con una diminuzione del 53,1%. Conseguenza inevitabile il calo della spesa turistica che ha raggiunto quasi i 20 miliardi di euro e che si è concentrata in particolare in sei sistemi turistici regionali: Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. Il flusso turistico canadese verso l'Italia negli ultimi anni aveva registrato continui miglioramenti: nel 2018, ultimi dati disponibili, la crescita era stata del 6,17%. E pur non rappresentando il primo mercato per l'Italia, il turismo canadese, specialmente ora in un clima di assoluta ripartenza, può trasformarsi in una scintilla importante per tutto il settore.

Roberto Zanni