Gente d'Italia

Draghi: “Ne usciremo con i vaccini, ma tutti rispettino i propri turni”

Chiaro il messaggio che il premier italiano Mario Draghi ha inviato alla nazione nel corso di una visita all’Hub vaccinale di Fiumicino, nel Romano, dove ogni giorno vengono somministrati tra i mille e 1500 vaccini. “Entrando qui - ha detto - si capisce che ne usciremo e ne usciremo grazie a questa campagna vaccinale". Poi l’appello alla gente: "A tutti chiedo di aspettare il proprio turno per l'inoculazione, come ha fatto in maniera esemplare il presidente della Repubblica Mattarella. È un modo di mostrarci una comunità solidale, proteggendo chi più ha da temere per gli effetti della pandemia”.

Il primo ministro ha fatto presente la difficoltà del momento: “Ci troviamo davanti a una nuova ondata di contagi. I dati ci impongono la massima cautela per limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie”. Il presidente del Consiglio si è detto quindi consapevole del fatto che le misure restrittive avranno conseguenze soprattutto sulla scuola, sull’economia e sulla psicologia di tutti, ma a “queste misure si accompagna l'azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l'accelerazione della campagna vaccinale.

Le misure previste nel dl Sostegni “sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i nuovi poveri. Agli autonomi e alle partite Iva che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali”. Draghi ha poi detto che il governo intende continuare a sostenere l'economia anche facendo altro debito: i 32 miliardi di scostamento di bilancio non bastano: “Ho intenzione di proporre al Parlamento un nuovo scostamento”.

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