di Mimmo Porpiglia

Adesso basta, però. Finiamola con quello che può essere considerato come un vero e proprio attentato alla nostra intelligenza. C’è un limite a tutto. Torniamo sull’argomento legato alla costruzione della nuova cancelleria consolare di Montevideo fortemente voluto dall’allora Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, presidente del Maie. Come abbiamo scritto qualche giorno fa, adesso c’è anche il nome dell’azienda che ha vinto il bando di concorso per i lavori e dunque il progetto va avanti. Ma la nota trionfalistica che ha inviato il Maie ci sembra davvero di cattivo gusto. “Il fatto di sapere – ha comunicato 'urbi et orbi' il vicepresidente del Movimento associativo italiani all’estero Mario Borghese – che presto i nostri connazionali avranno un nuovo Consolato (Cancelleria consolare, prego, rettifichi....) una nuova struttura, più grande (700 metri quadrati), funzionale, dotata delle più moderne tecnologie, ci riempie di soddisfazione”.

Più grande? Caro Borghese, ma secondo lei i nostri connazionali sono contenti di questa notizia? O preferirebbero magari che si velocizzassero le richieste di cittadinanza che durano anche 5 anni? Ecco, forse questo potrebbe riempirlo di soddisfazione.....Abbreviare i tempi di attesa ma non perché in una sede piú grande......(Che poi, detto fra noi col tempo e con i soliti giochetti dei costruttori e gli aumenti dei materiali finirá a costare almeno due di milioni di euro... una spesa folle... perché il pubblico "deve stare ben comodo".... argomentazione ridicola.... che cela peró il vero business... la costruzione, l'appalto... ) Dunque caro vicepresidente Maie, per fare questo e aiutare davvero la comunità italiana in Uruguay, piuttosto che diventare imprenditori del mattone (impegnatevi a stare tutti molto attenti affinché non partano le famose bustarelle...) bisognerebbe pensare a nuove assunzioni del personale che appunto potrebbero essere fondamentali nello sveltire le pratiche fondamentali per andare avanti.

“Come Maie - continua Borghese - ci siamo battuti in tutti questi anni, ancora prima di arrivare al governo, affinché a Montevideo ci fosse una sede più grande e comoda, capace di accogliere gli utenti nel modo adeguato. Stiamo mantenendo le promesse fatte agli italiani nel mondo durante l’ultima campagna elettorale”. Cioé il vostro principale obiettivo era la costruzione di un nuovo manufatto....."per fare stare piú comodi gli italo-uruguaiani...." Leggiamo con piacere che vi siete battuti per arrivare a questo obiettivo (dimenticando forse che lo scenario è leggermente cambiato rispetto alle promesse elettorali). Bene, la gente - a pandemia finita perché oggi arriva in Cancelleria col contagocce - potrà sedersi comodamente all’interno di questa nuova area. Come se fosse un’area giochi, insomma. E quindi? Crediamo che piuttosto che suonarvela e cantarvela da soli sarebbe meglio concentrarsi sui veri bisogni della comunità, lasciata assolutamente sola per esempio nella scorsa primavera quando gli italiani bloccati qui e in Sud-America per via della pandemia avevano chiesto aiuto per poter rientrare nelle proprie residenze.

Macché, il problema numero uno era quello della nuova cancelleria, della serie noi siamo noi e voi non siete un c…o di Sordiana memoria. La sensazione è che purtroppo a volte si perda la percezione delle cose. Siamo nel pieno di un’emergenza mondiale legata al Coronavirus, non si sa se e come arriveremo a una risoluzione completa di questa enorme problematica. Tutti dovrebbero lavorare per il bene comune, essere un tutt’uno per sconfiggere questo maledetto virus. Per esempio, i soldi destinati all’area consolare potevano di certo essere utili ad aiutare le persone in difficoltà che in Uruguay, e non solo, sono migliaia. C’è gente che non arriva a fine mese e che non riesce a mangiare un piatto di pasta. E voi andate a dire a loro che tra poco più di un mese avranno una nuova area consolare dove però potranno sedersi comodamente. Sai dove vi manderebbero? Lo avete capito, meglio non essere espliciti. Almeno abbiate il pudore di avere la delicatezza di comunicare le cose. Lo ripetiamo, attentate davvero alla nostra intelligenza e a quella dei lettori. Ma vi siete resi conto delle vere priorità cui hanno bisogno gli italiani all’estero? A noi pare di no.

La nota del Maie si conclude così: “A tutto questo va aggiunto il personale nuovo entrato alla Farnesina, che sicuramente in parte andrà a coprire le esigenze degli italo-uruguaiani”. Che significa tutto e che non significa niente. E noi propendiamo per la seconda ipotesi. Le parole ‘sicuramente’ e ‘in parte’ sanno solo di politichese. Contenti voi, scontenti tutti, a partire dagli italiani all’estero... Un piccolo cenno al pluralismo dell’informazione che è il sale della democrazia: deve guidare i governanti nelle scelte fondamentali che riguardano i diritti di libertà delle persone. I media e soprattutto le agenzie del settore diano spazio a tutte le opinioni, senza spacciare nessuna di esse per verità oggettiva e senza coltivare dogmi fondati sul potente di turno.… Insomma dare voce a tutti, anche ai contrari...

E per finire.. giriamo questo ultimo ma prezioso consiglio a don Giggino di Maio e ai soloni della Farnesina e del Maie: prima di darvi da fare per far stare piú comodi quei pochi - purtroppo per la pandemia - frequentatori attuali della cancelleria consolare (non spacciatelo per consolato....) di Montevideo preoccupatevi affinché ambasciatore personale e frequentatori tutti siano messo in sicurezza.... Che fa acqua da tutte le parti.... Per evitare un secondo (anzi terzo) "caso-Ventre"... Mettete in sicurezza insomma tutto il perimetro... crediamo sia la prioritá assoluta. Prima della nuova Cancelleria... O no???????