L'edificio noto come Casa de Garibaldi, oggi Museo Storico Nazionale, fu costruito nella prima metà dell'Ottocento come abitazione unifamiliare per un mercante dell'epoca. La famiglia di José Garibaldi abitava in una delle stanze di questa casa durante l'assedio di Montevideo prodotto dalla Grande Guerra, in cui combatté fino al 1848, anno in cui tornarono in Europa iniziando le loro campagne per l'unità d'Italia. La casa è stata ristrutturata a partire dagli anni '60 e attualmente la sua struttura e aspetto corrispondono praticamente agli originali. È organizzato su un unico livello attorno a due patii laterali aperti, il secondo dei quali contiene l'accesso al tetto e al gazebo. La facciata mantiene le linee architettoniche dell'epoca, con una semplice composizione di tre aperture con architrave, decorate solo con camere lisce e un parapolvere, un parapetto con una grata, che sostituisce la muratura utilizzata in precedenza; e una semplice sporgenza. L'edificio è in buone condizioni, essendo un monumento storico nazionale dal 1975. Da molti anni, purtroppo è chiuso al pubblico e con l’avvento della pandemia di Covid19, tutto è rimasto chiuso. Noi lo abbiamo visitato in numerose occasioni, soprattutto quando funzionava ancora l’Associazione Garibaldina fondata e viva per decenni grazie al carissimo Carlo Novello, scomparso da vari anni, che tutti gli anni pagava una pubblicazione storica che raccontava le avventure dell’Eroe dei Due Mondi. Un ricordo particolare per Carlo Novello e per questa umile dimora dove Giuseppe Garibaldi visse con la sua famiglia e dove nacquero 3 dei suoi figli.

STEFANO CASINI