No. Non tutto il mondo è paese. Se in Europa si temporeggia sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca a causa di alcune morti sospette, in Sud-America la sospensione non può essere considerata come un’opzione. Perché ci sono molti Paesi dell’America Latina che sono del tutto dipendenti dalle dosi fornite dalla casa farmaceutica anglo-svedese, in pratica non ci sono alternative a quell'antidoto.

Nel Vecchio Continente, invece, c’è una scelta maggiore. Difatti se al momento per esempio Italia, Francia e Germania (ma sono tante altre nazioni che hanno preso la stessa decisione) hanno sospeso l’inoculazione di AstraZeneca, non è così per Paesi come l’Honduras che ha iniziato il secondo giorno di vaccinazione con un lotto di 48.000 dosi. Messico, Argentina, Repubblica Dominicana, Guatemala, El Salvador, Brasile, Nicaragua continuano nella somministrazione degli antidoti legati ad AstraZeneca, mentre Panama è in attesa di riceverle.

Ci sono molti Paesi in cui non esiste "l'opzione di sospendere la vaccinazione come possono fare i Paesi europei", ha detto Johnatan Garcia Ruiz, professore presso l'Università colombiana delle Ande ed esperto di salute pubblica. Soprattutto in quelli che dipendono dal meccanismo Covax, dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dalla Gavi Alliance for Vaccines (Gavi). Quasi tutte le 337 milioni di dosi che intendono fornire ai Paesi a basso e medio reddito di tutto il mondo in una prima fase provengono da AstraZeneca. I leader latinoamericani hanno lanciato appelli alla calma, come il ministro della Salute panamense, Luis Francisco Sucre, che ha chiesto di aspettare “la valutazione degli scienziati di ogni Paese” e che l'azienda farmaceutica spieghi “se c'è qualche tipo di problema con il tuo vaccino”.

Nella Repubblica Dominicana, lungi dal generica AstraZeneca ripensare all'uso del vaccino, il presidente, Luis Abinader, ha chiesto venerdì scorso al suo omologo americano, Joe Biden, di non bloccare le spedizioni e di inviarle "urgentemente". In ogni caso, molti dei paesi dell'America Latina hanno firmato contratti con l'azienda farmaceutica. Il Brasile ha già confermato l'acquisto di 224,4 milioni di dosi, la Colombia ne ha acquisite 10 milioni e il Messico 79,4 milioni con l'impegno a produrre il vaccino nel Paese.