di Roberto Zanni

Una statua a Little Italy. Siamo a Cleveland e questa volta non si tratta di abbattimento, distruzione o rimozione, ma bensì di un nuovo arrivo. Cuyahoga County, la seconda contea più popolata dell'Ohio, ha infatti deciso di contribuire con 70.000 dollari alla realizzazione di una statua in onore dell'italo-americano Rocky Colavito, approvando la sovvenzione all'Italian American Brotherhood Club la cui intenzione è di inaugurare il monumento quest'estate al Tony Bush Park di Mayfield Road a Cleveland. I promotori dell'iniziativa hanno già raccolto 50.000 dollari mentre altri 20.000 sono stati promessi, ma con l'aggiunta del contributo della contea si raggiungerà l'obiettivo iniziale di 140.000.

Rocco Domenico 'Rocky' Colavito nato il 10 agosto 1933 a New York è conosciuto soprattutto per il suo passaggio ai Cleveland Indians tra il 1955 e il 1959 poi la sua carriera nella MLB è proseguita a Detroit, Kansas City, quindi un ritorno nell'Ohio, poi ancora Chicago Dodgers Los Angeles e infine gli Yankees. Per 9 volte è stato All Star, ma soprattutto il suo primo passaggio a Cleveland lo trasformò nell'Indians-sensation. Pur non essendo nativo dello stato dell'Ohio, Colavito divenne subito, al suo debutto nella MLB, il beniamino dei tifosi locali, era il 1955. E poi nel tempo ha sempre mantenuto un collegamento diretto con la città.

"Rocky Colavito ama Cleveland nella maniera più assoluta - ha detto Joe Gazzo membro dell'Italian American Brotherhood Club - ama la gente di Cleveland ed è un fan di tutti i tifosi. Non solo è stato un grande giocatore, ma è un eccezionale essere umano e un ottimo rappresentante della città di Cleveland". La statua, secondo le speranze dei promotori, servirà alla nuova generazione di supporters della squadra di baseball e anche a tenere viva l'eredità di Colavito. Michael Gallagher, Councilman, ha inoltre aggiunto che gli italo-americani di Cleveland e la storia della città rappresentano un crogiolo delle comunità etniche.

L'idea ha cominciato a svilupparsi qualche anno fa, merito di Matthew Gambatese, nato e cresciuto nella Little Italy di Cleveland, un orgoglio per la sua comunità mai nascosto. Così ha pensato che era il momento di onorare una delle icone del baseball locale. "Rocky Colavito - ha raccontato - due anni fa aveva firmato un libro e in quel momento ho pensato che meritava una statua, io sono sempre stato un suo grande fan. Sto raggiungendo gli ottant'anni quindi sono nella fascia giusta...". Gambatese aveva anche contattato gli Indians per chiedere l'ok per un monumento da piazzare all'esterno dello stadio, ma la risposta era stata no: non si poteva, ci sono regole, in quanto non si tratta di un atleta della hall of fame.

"Immediatamente ho pensato: 'Sai una cosa? Nemmeno io lo voglio là. Voglio la statua nel mio quartiere'. Il motivo è semplice: ha giocato per gli Indians Cleveland, è stato un grande atleta e il quartiere ne sarà avvantaggiato. Chi ha sessant'anni e oltre ha dei bei ricordi di Rocky. Ho sempre sentito belle cose di lui: a cominciare dal fatto che si fermava solo per firmare autografi ai bambini. Sono estasiato dall'idea, pieno di gioia". Accanto alla statua ci sarà una parete con i nomi di coloro che hanno contribuito alla raccolta dei fondi. "È una grande opportunità non solo per onorare Rocky - ha concluso Gambatese - ma anche per portare orgoglio alla nostra comunità". David Deming è stato lo scultore incaricato dell'opera e per il prossimo 10 agosto si sta pensando di organizzare il grande evento: un data significativa, l'88º compleanno di Colavito che coincide anche con l'annuale Feast of the Assumption di Little Italy. Si sta preparando tutto ovviamente COVID permettendo.