A Buffalo c'è una Ferrari F50 rossa del 1996 contesa. Dovrà decidere l'U.S. Attorney's Office a chi appartiene. Sono due le persone che ne rivendicano la proprietà: un italiano, che afferma che gli è stata rubata nel 2003 e un'altra persona in Florida che invece l'avrebbe acquistata online per $1,435 milioni nel settembre 2019 per la sua collezione d'auto.

L'auto è stata bloccata alla dogana, gli ufficiali hanno riscontrato anomalie sulla piastra del VIN mentre era diretta in Florida, aveva una targa del Canada, dello stato di Alberta, registrata alla Ikonick Collection Ltd di Edmonton. Il riscontro effettuato con la Ferrari a Maranello ha effettivamente dimostrato che il bolide era stato rubato nel 2003 in Italia a Paolo Provenzi e mai più ritrovato.

"Quando sarà tutto finito - ha detto Alessandra Piras, avvocato di Miami che rappresenta Provenzi - si potrà fare un film, questa macchina ha fatto il giro del mondo, è stata anche in Giappone". Ma un altro legale, di Seattle, che rappresenta Ikonick e il compratore di Miami, Mohammed Alsaloussi, ha affermato di avere tutti i documenti in regola. Chi ha ragione?