Gente d'Italia

LETTERE AL DIRETTORE Un parere “diverso” sulle vittime del Covid

Egregio Direttore, il 18 marzo l'Italia ha celebrato la prima giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Per rafforzare la sciagura che si è abbattuta sull'Italia, i riflettori mediatici hanno focalizzato l'attenzione sulle vittime di Bergamo.

Ciò che in questa pantomima collettiva è stato sottaciuto, è che non fu il Covid a uccidere centinaia di persone, ma i protocolli e le terapie sbagliate. Il regime si affrettò poi a distruggere le prove, cremando i corpi di chi ebbe la sfortuna di finire in ospedale.

Non prima però di aver dato vita a una lugubre sceneggiata con lo show dei camion militari: trenta mezzi per settanta feretri. Circostanze che fortunatamente sono oggetto di indagine penale.

Gianni Toffali

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