Con il ritorno dell’ora legale, domenica 28 marzo, “nei prossimi 7 mesi in Italia avremo positivi impatti per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico”.
Così Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, in un comunicato stampa dove evidenzia come “nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro”.
Lo scorso anno i valori sono stati fortemente influenzati dalla complessiva riduzione dei consumi energetici, dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Per il 2021, pur permanendo una situazione di incertezza legata alla pandemia, secondo i dati attualmente disponibili Terna si attende un parziale recupero del fabbisogno energetico e quindi valori di benefici elettrici, ambientali ed economici, più simili a quelli degli anni precedenti.
Dal 2004 al 2020 Terna ha rilevato che il minor consumo di elettricità per l’Italia, dovuto all’ora legale, è stato di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.