di Mimmo Carratelli

Questo Roma-Napoli, di stasera, entrambe quinte a due punti dall'Atalanta, è uno spareggio per puntare al quarto posto, ammesso che l'Atalanta molli.
La Roma ha protestato con la Lega per lo slittamento al 7 aprile di Juve-Napoli che si sarebbe dovuto giocare a metà settimana, favorendo la squadra azzurra che si presenterà più fresca all'Olimpico, mentre la Roma sarà reduce dalla partita e dalla trasferta faticose di giovedì a Kiev in Europa League (2-1 allo Shakhtar). Vedremo se la condizione fisica farà la differenza.
Fonseca riparte con i titolari parzialmente risparmiati in Ucraina (Pellegrini, El Shaarawy, Mancini) proponendo, a quanto pare, un tridente più fresco con Dzeko (in panchina Mayoral, due gol a Kiev). Mancherà Smalling, retrocede Cristante sulla linea dlla difesa.
Il Napoli si avvia a giocare con una "rosa" finalmente meno afflitta da indisponibilità. All'Olimpico potremmo rivedere Lozano dopo l'infortunio muscolare che l'ha tenuto 35 giorni fuori squadra. Difesa ritoccata per la squalifica di Di Lorenzo: Hysaj a destra, Mario Rui a sinistra. Dovrebbe rientrare Manolas.

La Roma ha costruito la sua classifica con un pesante bottino casalingo (33 punti, una sola sconfitta). Solo il Milan ha vinto all'Olimpico (2-1). Hanno strappato un punto Inter, Juventus e Sassuolo. La Roma è l'unica squadra a non aver vinto un solo confronto diretto fra le prime sette.

Il Napoli ha il terzo attacco del campionato e la Roma la decima difesa. Il Napoli può fare il colpo all'Olimpico. Con Osimhen, sempre più recuperato, può verticalizzare maggiormente. Dovrebbe bissare la prova di San Siro contro il Milan.

Gioco più rapido, Zielinski in evidenza da quasi seconda punta, Insigne in palla e difesa più decisa a spazzar via il pallone. Costruzione dal basso, il mantra di questa stagione, da ridurre al minimo.

Occorre rompere il palleggio insistito della Roma, squadra diesel con quattro centrocampisti (3-4-2-1). Il pericolo verrà soprattutto da sinistra, dagli spunti veloci e incisivi di Spinazzola e dalla vivacità di El Shaarawy. Ma a Fonseca mancheranno due giocatori fondamentali, Veretout e Mkhitaryan.

A centrocampo il Napoli deve evitare di andare in inferiorità numerica. Necessari i rientri di Politano e Insigne per reggere la linea mediana a sostegno di Demme e Fabian Ruiz.

Gattuso avrà studiato bene la partita e disporrà gli opportuni accorgimenti. Ora ha le settimane libere da impegni per preparare meglio le partite. Contro la Roma, saltare il centrocampo con lanci rapidi potrebbe essere la soluzione, Insigne capace della giocata lunga, deve adeguarsi Fabian Ruiz senza portare palla. La velocità sarà l'arma vincente.

Se sarà vero che la Roma avrà un po' di "scorie" per la partita di giovedì, bisogna far correre la palla per far correre i giallorossi. Un palleggio lento a centrocampo favorirebbe la Roma.

A Milano, il Napoli giocò con un baricentro molto basso regalando al Milan il possesso-palla. Ma lasciar giocare troppo la Roma è un rischio. La squadra giallorossa sa manovrare. Incoraggiata a venire avanti, sa colpire (33 gol in casa, 18 fuori). Ha anche cambi importanti (Pedro, Mayoral, Bruno Peres) per velocizzare il suo gioco.

Il Napoli dovrebbe avere riacquistato quelle certezze che gli infortuni, il Covid e altri accidenti gli avevano tolto smantellando il progetto tattico iniziale con le otto vittorie nelle prime dieci partite.

Primavera di bellezza? È il momento decisivo per l'attacco al quarto posto dell'Atalanta. Il calendario sembra leggermente a favore del Napoli se farà il pieno all'Olimpico. Gli azzurri avranno due ostacoli alti, entrambi a Fuorigrotta contro Inter e Lazio.

L'Atalanta dovrà affrontare Juventus, Roma e Milan. La Roma dovrà giocare contro Atalanta, Inter e Lazio. Ovviamente, restano in piedi le insidie contro avversari minori, soprattutto le partite contro le squadre in lotta per la salvezza.

Saranno tutte finali? Il Napoli ha la possibilità di farcela. Fiducia al Napoli. Ma molto dipenderà da questo Roma-Napoli.