Da un lato il M5S, dall’altro l'associazione Rousseau, con la sua storica “piattaforma”, per anni braccio operativo del Movimento. In mezzo un presunto debito di 450mila euro che il patron dell’associazione, Davide Casaleggio, pretenderebbe dagli eletti sotto forma di indennità parlamentari mai versate. Un debito che però i 5Stelle non riconoscono.

“Sui fondi non versati da alcuni parlamentari, deve prevalere il buon senso e non si può pensare di bloccare uno strumento che il M5S ha utilizzato per un ipotetico debito che non esiste” ha detto, ieri, il ministro grillino delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, all’unisono con Giuseppe Conte e Beppe Grillo, rispettivamente leader in pectore e padre storico del Movimento.

Entrambi non vorrebbero che il braccio di ferro con Rousseau finisse, come qualcuno teme, in tribunale. Intanto ieri i 5Stelle hanno tenuto a battesimo il think tank “ItaliaPiù2050”. Tutto questo mentre a Roma la consigliera Guerrini ha deciso di lasciare il Movimento: "Non sosterrò la Raggi".